Trovate foto porno sul cellulare
Nuovo episodio di violenza sessuale ai danni di una minore. A Ischia un cittadino russo di 20 anni è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per aver costretto una 13enne a subire palpeggiamenti nelle parti intime durante ripetuti incontri serali, nonché diverse proposte di rapporti sessuali abusando della superiorità psicologica derivante dalla maggiore età. Sul telefonino del 20enne trovate foto porno della vittima.
L'indagine della Polizia si è concentrata sui numerosi messaggi mms che la vittima, plagiata e sotto sudditanza, gli inviava e che la ritraevano nuda o con indumenti intimi. L'uomo aveva cercato di cancellare i file audiovisivi, ma grazie a un sofisticato software di recupero dati gli agenti del commissariato di Polizia di Ischia sono riusciti a recuperarli dalle memorie del telefonino. Il programma informatico, chiamato Disk digger, ha quindi consentito di ricostruire senza dubbi la vicenda, permettendo il fermo del russo.
Le indagini della Polizia sono partite da una segnalazione del padre della minore, che aveva notato che la figlia intratteneva rapporti via e-mail e via chat con una persona adulta. Nonostante la decisione del padre di proibire alla figlia l'uso del pc, Vuoso era riuscito comunque a contattare la minore e ad imporle pesanti avances, non corrisposte, che sono culminate in una opposta e ferma reazione della minore che ha reagito violentemente con uno schiaffo contro l'uomo.
Il russo ha cercato di indurre con minacce la tredicenne a inviargli ancora mms con foto porno, giocando sulla dipendenza psicologica e sullo stato di prostrazione e di disperazione in cui aveva indotto la vittima. Ma l'intervento della Polizia ha infine fermato gli abusi.