Indagato e ricercato un marocchino
Una donna italiana di 36 anni e la sua bambina di due anni sono state trovate sgozzate nella loro casa a Castagnole di Paese (Treviso). La vittima, Elisabetta Leder, lavorava come infermiera alla casa di riposo "Menegazzi" di Treviso. Gli investigatori stanno cercando un cittadino marocchino, compagno della donna e padre della bimba. L'uomo era in Italia con un regolare permesso di soggiorno. L'extracomunitario è accusato del duplice omicidio.
Solo in giornata gli inquirenti hanno fatto di sapere che l'unico indagato con l'accusa di duplice omicidio è il giovane marocchino compagno di Elisabetta Leder e padre di Arianna. L'uomo si chiama Fahd Boichou, ha 26 anni, ed è irreperibile. Alcuni vicini di casa hanno detto di averlo visto entrare nel palazzo prima del ritrovamento dei cadaveri. Il permesso di soggiorno gli era stato rilasciato dopo aver riconosciuto la figlia. Il marocchino non ha precedenti penali di alcun tipo. L'uomo vive prevalentemente in Francia, dove ha alcuni parenti.
L'infermiera, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, era attesa per cena a casa della madre. Quest'ultima, non vedendola arrivare all'orario stabilito, ha mandato il figlio a cercare Elisabetta nella sua abitazione. Il giovane, giunto davanti alla palazzina, ha notato le luci dell'appartamento e la televisione accese e ha pensato che la sorella fosse uscita per delle compere. Ha atteso per un po' il ritorno di Elisabetta, ma non vedendola tornare, dopo essersi consultato telefonicamente con la madre, ha chiamato i carabinieri.
I militari sono entrati nell'appartamento dopo aver sfondato la porta d'ingresso, trovandosi di fronte a una mattanza: la donna e la piccola, erano state uccise con diverse coltellate alla gola.
Sacerdote: "Forse movente il battesimo della figlia"
ll battesimo della piccola Arianna potrebbe costituire, secondo il parroco Gino Busato, un movente per il duplice omicidio. Il religioso, sul sito del "Gazzettino, racconta di aver battezzato qualche mese fa la bambina, ma che alla cerimonia cattolica, in chiesa, "non ha partecipato il padre della piccola", come nemmeno altri membri della famiglia dell'immigrato. Il parroco di Castagnole si chiede ora se il battesimo sia stato fatto all'insaputa del padre, di religione musulmana. "Io - afferma il prete - ho battezzato la bambina in chiesa, e il papà non c'era, era in Marocco. Mi domando: lui voleva o forse non voleva il battesimo? I genitori erano d'accordo o non lo erano?".