"Altrimenti l'anima alla fine muore"
"I peccati che commettiamo ci allontanano da Dio e se non vengono confessati umilmente, confidando nella misericordia divina, giungono sino a produrre la morte dell'anima". Così, commentando all'Angelus la guarigione di un lebbroso al quale Gesù aveva chiesto di non proclamarsi guarito prima di aver compiuto i riti della purificazione prescritti dall'ebraismo, il Papa ha esortato i fedeli a riavvicinarsi alla confessionale.
"Nel Sacramento della penitenza Cristo crocifisso e risorto, mediante i suoi ministri, ci purifica con la sua misericordia infinita, ci restituisce alla comunione con il Padre celeste e con i fratelli, ci fa dono del suo amore, della sua gioia e della sua pace", ha aggiunto il Pontefice.
Ratzinger infine ha invocato la Madonna "perché ci aiuti a evitare il peccato e a fare frequente ricorso al Sacramento della Confessione, il Sacramento del Perdono, che oggi va riscoperto ancora di più nel suo valore e nella sua importanza per la nostra vita cristiana". Ad ascoltare le parole di Benedetto XVI alcune migliaia di fedeli, in una piazza San Pietro blindata dalla polizia per timore - a quanto si appreso - di improvvise incursioni degli anticlericali del cartello "No Vat", che sabato ha tenuto una manifestazione a Roma.
Il Papa in Israele
Benedetto XVI visiterà Israele e Terra Santa a maggio. Il Pontefice non ha fatto nessun accenno al viaggio durante l'Angelus, ma la conferma è arrivata dal premier israeliano uscente, Ehud Olmert. "A maggio avremo una importante visita, quella di Benedetto XVI", ha annunciato Olmert, aggiungendo che "il presidente Shimon Peres accompagnerà il Papa durante la sua visita e l'ufficio del primo ministro avrà il compito di organizzare il viaggio".
La visita dovrebbe avvenire tra l'8 e il 14 maggio e il Pontefice farà tappa a Gerusalemme, Nazareth, Betlemme e nella capitale della Giordania, Amman. Ma le date e il programma della visita non sono state ancora confermate dal Vaticano.