cronaca

Roma, aggrediti giovani bengalesi

Bulli tentano di bruciarli: un arresto

10 Feb 2009 - 18:52

Non volevano che ragazzini bengalesi frequentassero il quartiere e così, dopo averli minacciati di morte e picchiati, hanno tentato di bruciarli usando una bomboletta spray e un accendino. E' successo a Roma. Uno della banda, un writer italiano di 20 anni, è stato arrestato dalla polizia per minacce e lesioni aggravate dall'odio razziale e per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il fatto è avvenuto nel quartiere multietnico Esquilino, in una zona centrale della capitale. Chiamati per una lite, gli agenti della polizia di Stato del locale commissariato si sono trovati davanti il ragazzo, Ivano Balzanella, 20 anni, che si è definito writer.

All'arrivo degli agenti il giovane ha reagito con violenza per impedire che questi aiutassero i ragazzini bengalesi. "Andatevene via dalla zona o vi brucio", ha urlato ai tre ragazzini bengalesi l'italiano. Poi ha estratto una bomboletta di vernice spray dando fuoco al gas interno con un accendino, indirizzandolo verso il volto di uno degli stranieri. Ma è stato subito fermato dai poliziotti che, dapprima, hanno atterrato l'extracomunitario per evitargli la fiammata in volto, poi, dopo una breve colluttazione, lo hanno arrestato. Uno o forse due giovani che erano con Ivano sono riusciti a scappare. Mentre, gli immigrati sono stati portati all'ospedale San Giovanni per essere medicati.

Balzanella in passato era stato denunciato per aver imbrattato i treni nella stazione Termini con la vernice spray. Dalla perquisizione è stato trovato con alcune dosi preconfezionate di marijuana. Altra droga, un bilancino di precisione e denaro provento di spaccio sono in seguito stati scoperti a casa sua. Lì c'erano anche altre bombolette spray simili a quella usata per minacciare i cittadini bengalesi, con cui il ragazzo scriveva sui muri lungo i binari della stazione Termini o sui vagoni dei treni.

Il giovane vive nel quartiere Esquilino con il padre, in una situazione di disagio. Il 20enne frequenta ancora un istituto tecnico della zona come ripetente.

Dalle indagini è emerso che il gruppo del writer già da alcuni mesi aveva preso di mira alcuni extracomunitari. I bulli cercavano di allontanarli dal quartiere con minacce e percosse e utilizzando come lanciafiamme il gas delle bombolette spray che il maggiorenne usava per i suo graffiti incendiandolo con un accendino. Alcune delle vittime avevano segnalato le aggressioni alla polizia.

L'episodio ricalca quello analogo di dieci giorni fa, a Nettuno, cittadina alle porte di Roma, in cui tre ragazzi, tra i quali un minorenne, aggredirono e bruciarono un cittadino indiano che dormiva su una panchina della stazione ferroviaria. La vita dell'uomo è rimasta appesa a un filo per la gravità delle ustioni.

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