Roma, la banda operava da due anni
I Finanzieri del nucleo polizia tributaria di Roma hanno sgominato una banda composta da tre uomini (uno arrestato e due denunciati) che a Velettri aveva allestito un vero e proprio laboratorio per falsificare le carte da bollo. Un sistema che permetteva di ottenere prodotti di "eccellente qualità". Secondo le Fiamme gialle, l'attività della banda andava avanti da circa due anni con guadagni settimanali dell'ordine di svariate migliaia di euro.
All'interno del laboratorio, i finanzieri hanno sequestrato circa 800 contrassegni sostitutivi delle marche da bollo falsi, per un controvalore di quasi 40 mila euro, l'attrezzatura utilizzata per la contraffazione e circa 11 mila euro in contanti. L'attività delle Fiamme Gialle era partita da alcune segnalazioni in cui venivano evidenziate anomalie in merito alla corrispondenza tra il valore versato e l'importo stampato su marche da bollo apposte su documenti per uso pubblico.
Le indagini sono state rivolte alla individuazione dei possibili luoghi di approvvigionamento delle marche da bollo contraffatte e alla ricerca dei falsari. L'analisi della documentazione, i servizi di appostamento e pedinamento hanno condotto i Finanzieri presso la rivendita di valori bollati a Velletri. Durante una perquisizione è stato arrestato l'uomo che materialmente si occupava della falsificazione dei valori bollati, il quale aveva con sè un rotolo di marche da bollo in bianco, sul quale si stava accingendo a stampare un importo falso, notevolmente superiore al valore di emissione delle stesse marche da bollo. Ad esempio, l'importo iniziale di 15 euro spesso veniva trasformato in 250, 500 o, addirittura, 1000 euro.