cronaca

Orlandi, forse trovata la prigione

Scoperto bagno nei sotterranei

27 Giu 2008 - 08:11

Nuovi dettagli sul presunto luogo di prigionia di Emanuela Orlandi. Dopo un nuovo sopralluogo nei sotterranei della palazzina di Via Antonio Pignatelli, indicati dall'ex amante di Enrico De Pedis, Sabrina Minardi, gli nvestigatori della squadra mobile hanno scoperto un bagno ricavato in una delle arcate. Del tutto abbandonato e murato, il locale era collegato al piccolo appartamento al pian terreno dello stabile.

Celato da un muro in un cunicolo, il bagno sembra dunque confermare almeno in parte il racconto della supertestimone. Altri riscontri alla ricostruzione dei fatti di Sabrina Minardi giungerebbero dall'appartamento di via Pignatelli, simile alla casa descritta dall'ex amante di De Pedis, ma per ora gli investigatori non si sbilanciano ulteriormente. Dal sopralluogo effettuato nell'appartamento a pianterreno di via Pignatelli, è emersa una sostanziale conferma della descrizione della casa fatta dalla Minardi agli inquirenti, descrizione che già era stata verificata sulla pianta catastale acquisita in procura.

A 25 anni dalla scomparsa di Manuela Orlandi, molti dettagli nei sotterranei della palazzina potrebbero essere comunque cambiati e il luogo andrà analizzato con attenzione. In attesa di dare risposte certe al mistero Orlandi, la porta per accedere ai sotterranei della palazzina è stata sigillata dagli agenti della polizia scientifica al termine di un sopralluogo durato circa otto ore.

A sostegno del racconto della Minardi ci sarebbero anche le testimonianze di un'altra persone, una parente acquisita dall'ex moglie di Bruno Giordano cui confidò alcune circostanze del presunto sequestro di Emanuela Orlandi. Sentita come persona informata sui fatti, la donna ha spiegato di aver badato ai bambini di Daniela Mobili, la proprietaria della presunta prigione oggetto del sopralluogo, durante il suo periodo di carcerazione e in quella circostanza di aver saputo di alcuni spostamenti di Emanuela Orlandi da un bar del Gianicolo al distributore di benzina al Vaticano.

Certezze sulla presunta prigionia dell'Orlandi, per ora, non ce ne sono, ma il cerchio delle indagini sembra stringersi sempre più attorno alla Banda della Magliana e al racconto della Minardi.

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