cronaca

Bacia impiegata, sospeso superiore

Palermo, Cassazione conferma sentenza

24 Giu 2008 - 13:58

Un bacio violento a un'impiegata può costare al capo una sospensione dal lavoro. Lo ha deciso la Cassazione confermando un'ordinanza del tribunale del Riesame di Palermo. I giudici avevano disposto questa misura interdittiva a un dirigente regionale. L'uomo era finito sotto inchiesta con l'accusa di violenza sessuale ai danni di due dipendenti, vittime, secondo l'accusa, "di una lunga serie di molestie e violenze".

Il dirigente condannato è stato quindi sospeso dall'attività di servizio ispettivo presso l'assessorato regionale alla famiglia, politiche sociali ed autonomie locali. Una delle sue vittime, in base a una testimonianza, era stata "costretta a subire un bacio violento". Per la Suprema Corte (terza sezione penale, sentenza n.25209) la misura interdittiva è da confermare, rigettando il ricorso del capo ufficio: "Il tribunale - osservano i giudici di piazza Cavour - con motivazione ampia, articolata e immune da vizi logici ha delineato la gravità del quadro indiziario, fondato, soprattutto sulle dichiarazioni precise, circostanziate e reiterate delle parti offese, che hanno fatto riferimento ad una lunga serie di molestie e violenze poste in essere a loro danno dal dirigente dell'ufficio presso cui svolgevano l'attività lavorativa".

Il ritardo nella presentazione delle denunce da parte delle due donne, inoltre, secondo la Cassazione, non dà alcun sostegno al ricorso dell'indagato, ma "è giustificato dal fatto che le due impiegate pensavano che il loro capo ufficio si calmasse, dalla circostanza che il predetto potesse andare via, ed infine dal clima di intimidazione esistente".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri