Comune presenterà esposto in Procura
La discarica di Chiaiano si farà: lo ha confermato il sottosegretario all'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, lasciando la prefettura di Napoli al termine dell'incontro con le istituzioni locali. Bertolaso però ha assicurato che il confronto continuerà. Il comune di Chiaiano ha già detto di essere pronto a presentare un esposto per bloccare la discarica giudicando l'area abitata troppo vicina al sito.
Bertolaso ha annunciato una immediata riconvocazione del tavolo tecnico con gli enti locali per valutare ulteriori aspetti legati all'utilizzo dell'impianto. In particolare dovranno essere discussi il problema dell'impatto ambientale relativo ai mezzi di trasporto, e la tipologia dei rifiuti da conferire nella discarica. Si ipotizza che in una prima fase a Chiaiano debba essere sversato solo tal quale, e successivamente, con l'aumento a Napoli della raccolta differenziata, solo frazione secca.
Profondamente divergenti le posizioni all'interno della Commissione. Secondo i tecnici dell'Arpac, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Campania, le cave sono idonee, così come annunciato in più occasioni dal premier Silvio Berlusconi. Di segno completamente diverso il parere degli esperti nominati dai comitati e dalle amministrazioni vicine alle cave. Secondo i tecnici di parte il sito non è adatto ad accogliere rifiuti, non solo per le caratteristiche geologiche e per la vicinanza con le falde acquifere, ma anche per l'elevata presenza nei terreni di piombo e cadmio.
Riapertura entro tre mesi
La cava del poligono di Chiaiano sarà bonificata prima dell'apertura dell'impianto, prevista in linea di massima nel giro di tre mesi "e non prima". Lo ha assicurato lo stesso Bertolaso il quale ha sottolineato che i lavori di allestimento e per la sicurezza avverranno "a regola d'arte". "Come sappiamo la cava è stata un poligono di tiro - ha aggiunto Bertolaso - e per questo va bonificata. Poi andremo avanti con la realizzazione del sito, facendo in modo che ci siano conferimenti entro e non prima dei prossimi tre mesi, anche perché dobbiamo fare un lavoro a regola d'arte. Conferimenti che siano limitati a quella che è la possibilità di trasporto", riferimento quest'ultimo alle condizioni della viabilità esistenti nel quartiere di Chiaiano.
Subito un piano di differenziata
Bisogna partire "con un piano di raccolta differenziata, serio, realistico già a partire dalla fine del mese di luglio", ha aggiunto Bertolaso. I primi quartieri che saranno interessati da questo piano "sono quelli della zona a Nord di Napoli ed in particolare l'Ottava Municipalità di Napoli". Il piano di raccolta differenziata porterà ad una riduzione dei quantitativi dei rifiuti e permetterà di dividere il secco dell'umido. "Quando avremo raggiunto questo obiettivo - ha concluso Bertolaso - nella cava di Chiaiano verrà conferito materiale che è assolutamente compatibile".
Esposto in Procura
Il comune è pronto a portare in tribunale la battaglia. "Presenteremo un esposto in Procura evidenziando tutti i motivi della inidoneità della discarica nella cava di Chiaiano", ha annunciato il presidente della Commissione ambiente partenopea, Carlo Migliaccio. '"Presenteremo tutte le nostre relazioni che attestano che quella discarica non si può fare - ha spiegato Migliaccio - anche perché c'è un parco di 500 appartamenti che sorge a meno di un chilometro dall'invaso". Lo stesso Migliaccio ha anche riferito che i rappresentanti degli Enti Locali hanno preso contatto con il commissario europeo Dimas con il quale si dovrebbero incontrare già la prossima settimana.
Comitati proseguono mobilitazione
I cittadini di Chiaiano non cedono e promettono nuove mobilitazioni. "Le parole di Bertolaso si autosmentiscono perché quando ammette che la cava è da bonificare (e quindi inquinata), quando dice che bisogna cementare le pareti (perché a rischio crollo), quando afferna che non c'è ancora un piano trasporti credibile, ci ripete esattamente tutta una serie di dati che dicono come la cava di Chiaiano non sia idonea per una discarica". Lo ha spiegato, in una nota, Ivo Poggiani, uno dei rappresentanti dei comitati di Chiaiano. "Elementi che si aggiungono alla confermata porosità dei suoli, alla presenza di un densissimo abitato intorno alla cava ecc. Non esiste in pratica un solo parametro europeo che sia rispettato. E' evidente - aggiunge - che ci si intestardisce su Chiaiano per difendere un piano rifiuti indifendibile e sbagliato. Perciò ai comitati, ai cittadini non resta che mobilitarsi per difendere il futuro della Selva di Chiaiano che è un patrimonio dell'intera cittaà di Napoli"