Malta, aggrappati a gabbia peschereccio
Una tragedia sfiorata nel mare a pochi chilometri da Malta. Un barcone di disperati che cercavano di raggiungere le coste siciliane si è ribaltato e il suo carico umano è finito in mare. In quel momento nelle stesse acque incrociava, provvidenzialmente, il motopesca italiano "Gambero", che per salvare i clandestini ha rilasciato in acqua la grande gabbia per la pesca dei tonni a cui i naufraghi si sono aggrappati. Una persona risulta dispersa.
E' la seconda volta in pochi giorni che agli uomini del Gambero tocca di 'pescare' disperati invece che tonni. Alla gabbia sono riusciti ad aggrapparsi quasi tutti gli occupanti del barcone, su cui c'erano alcune donne con bambini. La straordinaria forza della disperazione delle madri ha consentito ai bimbi di restare a galla. Una motovedetta maltese si sta dirigendo sul luogo, mentre il pattugliatore francese ''Germinal'', nonostante si trovi ad una notevole distanza dall'incidente, ha subito inviato un elicottero con a bordo anche un ufficiale della Guardia costiera italiana della missione Frontex, per prestare i primi soccorsi.
A quanto si apprende, anche grazie alle testimonianze dei naufraghi, pare che solo una persona sia stata catturata dalla forza delle onde e risulti per il momento dispersa. Ma è difficile valutare l'attendibilità di queste testimonianze e la conta delle vittime in quel tratto di mare è diventata impossibile da stilare. Ogni giorno le acque restituiscono alle sponde dei Paesi attorno, i corpi senza vita di questa tragica guerra per la sopravvivenza, vittime di chissà quali naufragi ormai impossibili da contare e anche da prevenire.