Bologna, lite degenerata in omicidio
Un uomo ha ucciso a colpi di pistola il figlio tossicodipente al culmine di una lite avvenuta nella loro abitazione a Pianoro, nel Bolognese. Il giovane è tornato a casa dopo una serata in discoteca: a quanto si è appreso, la discussione tra padre e figlio, alla presenza della madre, è avvenuta nella camera da letto dei genitori, dove l'uomo teneva l'arma da fuoco. La lite è presto degenerata in omicidio.
La vittima si chiamava Giacomo Venturi, 23 anni, operaio, e il padre Giancarlo Venturi, 75 anni, camionista in pensione, entrambi bolognesi. La madre è casalinga. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Pianoro, intervenuti insieme a quelli di San Lazzaro di Savena, il figlio, che viveva in casa insieme ad un altro fratello, è tornato verso le tre e si è diretto in camera da letto dove dormivano i genitori.
Li ha svegliati e ha cominciato a chiedere denaro al padre, prima gentilmente e poi in modo sempre più violento fino a che i due sono venuti alle mani. Un comportamento non nuovo da parte del giovane che anche in passato aveva picchiato il padre il quale, per questo, teneva un revolver sotto il cuscino. Esasperato. il padre ha preso la pistola da sotto il cuscino, una Smith&Wesson, e ha scaricato i cinque colpi del revolver contro il petto del figlio. Poi ha chiamato il 112 e i carabinieri hanno allertato il 118.