Accoltellato in strada vicino casa
Un esponente dell'Italia dei valori, Giuseppe Basile, 61 anni, è stato ucciso a Ugento, dove viveva, con varie coltellate al torace. La vittima era consigliere provinciale di Lecce e consigliere comunale di Ugento. Le indagini vengono condotte dai carabinieri che non escludono alcuna ipotesi. Basile è stato trovato nei pressi della sua abitazione, per strada. Il corpo è stato scoperto da vicini che rientravano a casa.
Era stato imprenditore edile, ma aveva da tempo lasciato la gestione dell'azienda ai suoi operai. Viveva da solo: era separato dalla moglie e non aveva figli. Era molto noto in paese, anche per la sua attività di consigliere comunale di opposizione.
Negli ultimi tempi frequentava una donna con la quale, probabilmente, sabato sera era andato a ballare in un locale della zona e che, prima del delitto, aveva accompagnato a casa. Sulle sue ultime ore di vita si concentrano le indagini della procura di Lecce. "Non possiamo dire nulla, nel senso che non escludiamo al momento alcuna ipotesi", ha spiegato il procuratore aggiunto di Lecce, Cataldo Motta.
Conosceva il suo assassino?
Il 61enne è entrato con l'auto nel viale della sua villetta, forse è stato chiamato da chi lo ha ucciso. Si è avvicinato al cancello, ha discusso con lui e, da distanza ravvicinata, il killer gli ha sferrato cinque-sei fendenti al torace. Forse Basile ha tentato di difendersi, ma non ce l'ha fatta, e a nulla sono valsi i soccorsi prestati dai vicini di casa. Il sospetto è che ad ucciderlo, impugnando un coltello da cucina, sia stata una persona che la vittima conosceva.
Alle ultime elezioni parlamentari era anche stato candidato nella Lista di Pietro per la Camera, al settimo posto. Ugento è un comune di poco più di 11 mila abitanti nella parte estrema del Salento, a una cinquantina di chilometri da Lecce.
Giuseppe Basile era entrato nel consiglio provinciale di Lecce nel giugno 2005 e nel consiglio comunale di Ugento nel maggio dell'anno successivo. Le sue iniziative di consigliere di opposizione a Ugento spesso in paese suscitavano scalpore. Nel marzo scorso, durante la campagna elettorale per le elezioni parlamentari, aveva protestato, e preannunciato esposti alla magistratura, perché la polizia municipale gli aveva rimosso uno striscione per propaganda elettorale di circa tre metri di lunghezza che aveva posto su un balcone sul Comitato elettorale dell'Italia dei valori.
Il delitto ha turbato l'opinione pubblica salentina perché la vittima era nota per le sue battaglie politiche legate anche alle piccole questioni ambientali e del territorio. Ma il sindaco di Ugento, Eugenio Ozza (An), frena: "Escludiamo qualsiasi possibilità di collegare l'omicidio alla sua attività politica". Dello stesso parere il parroco della chiesa di San Giovanni Bosco ad Ugento, don Stefano Rocca, che sostiene che Basile non avesse nemici in politica perché era un uomo buono che "dava i suoi averi ai poveri".
Era già stato minacciato L'ex magistrato ed esponente salentino dell'Italia dei valori, Carlo Madaro, ha rivelato che Basile aveva di recente subito un'intimidazione. Madaro ricorda e riferisce che a Basile era stata fatta trovare dinanzi a casa la testa mozzata di un animale qualche mese fa. Gli aveva consigliato di denunciare l'accaduto.
Di Pietro: "Siamo sgomenti"
L'onorevole Antonio Di Pietro, presidente di IdV, è intervenuto con queste parole: "L'Italia dei Valori ha appreso con sgomento la notizia dell'uccisione di Giuseppe Basile e partecipa al dolore dei familiari. Era un politico tutto d'un pezzo - ha aggiunto Di Pietro - che affrontava e denunciava ogni giorno a muso duro ciò che non andava bene nella gestione della res publica".
Il leader del Movimento per l'Autonomia, Raffaele Lombardo, presidente della Regione siciliana, ha espresso solidarietà all'Idv per l'uccisione del suo consigliere comunale. Di fronte a questo terribile delitto Lombardo si dice "sinceramente vicino alla famiglia di Giuseppe Basile".