Catania, si cercano cause decessi
C'è grande attesa per gli esiti delle autopsie sui sette corpi degli operai morti asfissiati nell'incidente sul lavoro nel depuratore comunale di Mineo. I primi esami cominceranno a mezzogiorno e saranno eseguiti nell'obitorio del cimitero di Caltagirone. E' previsto che le autopsie si concludano entro sabato. Nella vasca del depuratore sono state trovate tracce di metano, idrogeno solforoso e di altri gas.
Gli esami autoptici consentiranno di accertare le cause della strage che dovrebbe essere stata determinata da asfissia dopoche i lavoratori, privi di maschere e protezioni sono stati investiti dai fanghi neri tornati indietro da un bocchettone all'interno della vasca e dalle esalazioni di sostanze venefiche e tossiche, fra cui, si pensa, il monossido di carbonio e l'acido solfidrico, sottoprodotto della fermentazione da parte di batteri del materiale organico che si forma quando c'è carenza di ossigeno che ha già ucciso a Molfetta. Secondo quanto si è appreso la concentrazione di gas presente non sarebbe però sufficiente a cagionare la morte diretta degli operai.
Per alcuni, tra cui il sindaco di Mineo Giuseppe Castania, che risulta indagato, quegli operai in quella vasca non dovevano calarsi. Si pensa che il guasto alla pompa per lo spurgo abbia indotto i due dipendenti della ditta, Salvatore Smecca e Salvatore Tumino, a scendere per vedere cosa fossasuccesso; poi, accortisi che qualcosa non andava per il verso giusto, li hanno raggiunti, uno dopo l'altro, i quattro dipendenti del comune, Giuseppe Zaccaria, Giovanni Sofia, Giuseppe Palermo, e Salvatore Pulici. Nessuno, ha confermato il procuratore di Caltagirone, Onofrio Lo Re, indossava mascherine o respiratori, "ma non sappiamo se fossero necessari".
Il magistrato, per il quale "si è trattato di una tragedia e non di una disgrazia", ha spiegato che gli operai erano impegnati nella manutenzione del tubo di collegamento tra una vasca di decantazione e quella che conteneva i fanghi. Ha detto che dalle carte risulta che uno dei due dipendenti della Carfì, Smecca, era stato assunto "solo ieri o l'altro ieri e quindi non poteva avere maturato una lunga formazione in ordine a questi interventi. Stiamo indagando anche su questo". I carabinieri di Modica si sono già recati nella sede della ditta per acquisire la documentazione sulle posizioni lavorative.
Intanto, prosegue il mesto pellegrinaggio di amici e familiari presso le salme e il luogo della tragedia. Nella serata di giovedì c'è stata una veglia nella chiesa S.Agrippina di Mineo, alla presenza anche del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, e oggi Catania si ferma due ore, su iniziativa di Cgil Cisl e Uil. In coincidenza con i funerali, si fermerà per un'ora tutta la regione e a seguire una manifestazione. Bandiera a mezz'asta e un minuto di silenzio e di raccoglimento in tutti gli uffici regionali, sempre oggi, alle 12, e un tavolo sarà aperto dal presidente della Regione Raffaele Lombardo e dalle sigle sindacali per un piano straordinario per la prevenzione e il controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro.