Manifestanti contro nuovo campo rom
Ancora alta tensione a Mestre, dove per il terzo giorno consecutivo attivisti della Lega Nord protestano contro la costruzione di un campo nomadi per i sinti. Dalle prime ore dell'alba una cinquantina di manifestanti, insieme ai capigruppo del Centrodestra nel Consiglio Comunale di Venezia, presidiano l'ingresso principale della zona dove dovrebbe sorgere il campo, finanziato dal comune con 2,8 milioni di euro.
Diversamente dagli altri giorni, nessuno dei manifestanti per ora si è incatenato al cancello del cantiere, ma molti espongono cartelli contro la realizzazione del campo, sostando sotto il gazebo che è stato installato vicino all'ingresso dell'area.
"Stiamo organizzando la grande manifestazione di venerdì sera a Mestre alla quale parteciperanno anche amministratori locali e parlamentari veneti - ha riferito il capogruppo della Lega, Alberto Mazzonetto -. Prevediamo due cortei che, nel pomeriggio, partiranno da punti diversi di Mestre per convergere in piazza Fernetto, dove ci saranno gli interventi finali". Sempre per venerdì è atteso a Mestre anche il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, per un'analisi della situazione con il Prefetto, Guido Nardone, e il sindaco, Massimo Cacciari.
Sospeso l'inizio dei lavori
Quando la situazione sembrava volgere al peggio, è arrivata la svolta e il Comune di Venezia ha deciso di bloccare il cantiere del nuovo campo rom a Mestre. Dopo una riunione in Prefettura, nella quale è emersa la possibilità di un percorso "condiviso" sul nuovo villaggio per i Sinti, il sindaco Massimo Cacciari ha deciso la sospensione dei lavori. "Malgrado la situazione di forte tensione nel corso delle ultime ore - ha detto Cacciari - la riunione in Prefettura ha dimostrato la possibilità di un percorso concordato e ragionevole, a tutela delle inderogabili esigenze della pubblica Amministrazione e dei legittimi interessi e delle legittime preoccupazioni di una parte della popolazione". Da qui la scelta di soprassedere all'inizio effettivo dei lavori, fino a una prossima convocazione del tavolo presso la Prefettura.