Milano, Appello:rischio reiterare reato
Vanna Marchi è stata arrestata insieme alla figlia, Stefania Nobile. Per la televenditrice - imputata per truffa e associazione per delinquere nei confronti di oltre cento vittime - le manette sono scattate a Milano su provvedimento della quarta sezione penale della Corte d'Appello. Nella misura cautelare si fa riferimento alla possibilità di "reiterazione di condotte di reato" e alla "ragionevole probabilità di espatrio delle due donne".
Vanna Marchi e la figlia, secondo quanto si è appreso, sono state arrestate non perché coinvolte in qualche altra indagine ma ''in ragione della sussistenza del pericolo di reiterazione di condotte criminose della stessa indole di quelle di cui le donne si erano rese responsabili - si legge nel provvedimento - nonché per la ragionevole probabilità di espatrio delle donne''.
Il 27 marzo scorso i giudici della Corte d'Appello di Milano avevano condannato Vanna Marchi a 9 anni e 6 mesi e la figlia a 9 anni e 4 mesi, mentre l'ex compagno della teleimbonitrice, Francesco Campana a 3 anni e il mago Mario Pacheco do Nascimento a una continuazione di pena per un mese e 20 giorni. Condanne "dure", le definirono i legali della difesa, per gli imputati accusati a vario titolo di associazione a delinquere e di una serie di truffe aggravate.
Pene elevate, nonostante i giudici avevano dichiarato il "non doversi procedere per intervenuta prescrizione" rispetto ad una serie di truffe contestate dall'accusa. Una condanna su cui è chiamata a decidere la Cassazione, ma per la Marchi e la figlia sono scattate le manette.