Dodici imprenditori in manette a Foggia
Una discarica abusiva di circa 500mila metri cubi, ritenuta dai carabinieri tra le più grandi d'Europa, è stata scoperta nel Foggiano dai militari del Noe di Bari nel corso di un blitz. Dodici imprenditori accusati di aver organizzato un traffico illecito di rifiuti e di aver provocato un disastro ambientale sono finiti in manette. Per costruire la discarica era stato deviato il corso delle acque di un fiume.
Agli arrestati vengono contestati, a vario titolo, diversi reati: associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito dei rifiuti, disastro ambientale, falso, deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento e deviazione delle acque di un fiume, forse per non farla apparire, anche durante i controlli aerei, come luogo di stoccaggio abusivo di rifiuti.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip di Foggia su richiesta del procuratore della Repubblica Vincenzo Russo, e del pm inquirente Domenico Minardi. Sono un centinaio le persone indagate. Oltre agli arresti sono stati sequestrati beni e attrezzature riconducibili alla presunta attività illecita svolta da nove società coinvolte nell'inchiesta. La discarica è ritenuta dai carabinieri tra le più grandi d'Europa.