Rave-party, Pavia sotto assedio
Convocati via sms 30mila ragazzi
Festa e trasgressione fino a Ferragosto.
Questo il programma dei circa 30mila ragazzi che, tramite il tam tam degli sms, stanno giungendo da tutta l'Europa a Pavia per un mega rave-party. Massiccio il dispiegamento delle forze dell'ordine, convocate dai comuni limitrofi per far fronte all'invasione "barbarica". Sono previsti canti e balli fino all'alba, corredati dal prevedibile supporto di droghe e alcol.
Rave, ovvero la festa delirante al ritmo ossessivo della musica techno, è la parola del giorno a Pavia, ma non tutti se ne compiacciono. Le autorità comunali hanno disposto preventivamente le misure del caso visto l'alto rischio di "degenerazioni". Precari e soprattutto valicabili i limiti territoriali concessi o "conquistati" da questi campeggiatori un po' particolari che sfoggiano le più incredibili capigliature, abiti, e tatuaggi mai visti in zona.
La prima notte li ha frenati la pioggia, poi il tempo si è rasserenato e sono comincite le trasgressioni. "Quando mi sono svegliato e ho aperto la finestra, mi sono trovato sotto assedio, credevo di sognare ancora", dice un agricoltore con il dito puntato sul polverone provocato dai baraccamenti approntati a qualche migliaio di metri dalla sua casa.
Punti cruciali da segnalare, il rondò di cava Manara e il ponte sul fiume dove si snodano interminabili serpentoni di pulmini, camper e auto, spsso malconci e inquinanti, che hanno scaricato negli spazi fangosi almeno diecimila giovani in rigorosa divisa punk e punkbestia con i loro cani, compagni di randagismo. "In Francia queste cose no possibile", dice in italiano stentato Sebastian, giovanotto francese che aggiunge: "Da voi invece è legale".
In queste ore, in Prefettura, è un susseguirsi frenetico di riunioni per provvedere all'emergenza, bloccare il ponte sul Po e i 7 chilometri cruciali tra Cava Manara e Bressana Bottarone. Il sindaco di Cava, Claudia Montana è allarmata: "Chi li ha mai visti, qui, ragazzi così conciati? Spero che facciano la loro festa senza turbare i centri abitati". Intanto, oltre a carabinieri e polizia, mobilitata la protezione civile: in tutto 300 uomini a rispettosa distanza dalla tribù degli "alieni".