cronaca

Cc morto, Dorio avrebbe già ucciso

Killer sospettato precedente omicidio

14 Feb 2006 - 08:26

Antonio Dorio, l'assassino del carabiniere Cristiano Scantamburlo nel corso di una sparatoria nel Ravennate, potrebbe aver già ucciso. Secondo gli investigatori, infatti, sarebbe colui che ha sparato a Massimo Trombin, il 41enne pescatore di Taglio di Po (Rovigo) ucciso la notte tra il 4 e il 5 febbraio ad Ariano Polesine. Intanto, martedì pomeriggio nella cattedrale di Ferrara si sono svolti i funerali del militare.

Le esequie sono state celebrate nel duomo di Ferrara da Angelo Bagnasco, arcivescovo dei militari d'Italia. Erano presenti il comandante generale dei Carabinieri Luciano Gottardo e rappresentanti delle istituzioni, stretti intorno al dolore della famiglia. La fidanzata di Cristiano Scantamburlo, abbracciata alla bara avvolta nel tricolore, è svenuta ed è stata portata in ospedale alla fine della celebrazione.

Intanto le indagini su Antonio Dorio si arricchiscono di nuovi particolari. Pare infatti sempre più probabile che ci sia lui dietro l'omicidio di un pescatore di Rovigo, avvenuto all'inizio del mese. Non ci sono ancora prove, ma gli indizi sono tanti. Dorio, ad esempio, si teneva informato sull'omicidio del rodigino: una copia locale del "Resto Carlino", del giorno 8 febbraio, aperta proprio sul delitto di Ariano, è stata trovata nell'Alfa 156 station wagon rubata dall'uomo.

I sospetti di un collegamento tra Dorio e l'omicidio Trombin, fanno fulcro comunque su altri elementi: il calibro della pistola usata da Dorio è lo stesso di quello dell'arma che ha sparato al pescatore. Non solo. Addosso all'omicida del carabiniere sono state trovate cartucce ad effetto "dum dum" - che i malviventi usano per conflitti a fuoco a breve distanza perché aumentano la potenzialità dell'arma, con conseguenze devastanti per le vittime - come quella trovata conficcata nel cranio del pescatore.

Dorio, tra l'altro, è proprietario di una Fiat Punto di color bianco: alcuni testimoni avrebbero detto agli investigatori che una vettura simile era tra le due auto viste la sera dell'omicidio accanto alla macchina di Trombin. Pare, infine, che Dorio e Trombin si conoscessero. Dorio, inoltre, potrebbe essere stato stato sotto l'effetto della cocaina nel conflitto a fuoco con il carabiniere Scantamburlo e questa stessa possibilità era stata avanzata per l'uomo che ha ucciso Trombin.

Indizi che dovranno essere messi a fuoco, come sotto la lente d'ingrandimento sono stati messi i tre arrestati nel ferrarese. I carabinieri di Rovigo vogliono capire se siano a conoscenza del delitto di Ariano Polesine e possano aver affiancato Dorio. Non è escluso che i tre nei prossimi giorni vengano indagati dalla procura rodigina, che ha già altre tre persone iscritte nel registro delle indagini per l'omicidio del pescatore polesano. Sono tre amici della vittima.

Negli accertamenti che i militari stanno compiendo per dare una risposta al misterioso delitto di Ariano Polesine - la morte di Trombin era stata scambiata in un primo tempo per la conseguenza di un incidente stradale - rientrano anche le verifiche sui cellulari in uso a Dorio. Ne aveva tre, tutti trovati privi di scheda sim: un modo per non lasciare tracce.

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