Previsto uso dei 5,1 mld di metri cubi
L'emergenza gas starebbe per costringere l'Italia a utilizzare le proprie scorte strategiche per far fronte alla crisi venutasi a creare in seguito ai problemi delle forniture dalla Russia e dall'aumento dei consumi. I 5,1 miliardi di metri cubi stoccati per l'emergenza dovrebbero essere infatti intaccati già nelle prossime 24 ore. L'uso di questo tipo di riserve era comunque previsto e si svolgerà in sicurezza.
L'uso delle riserve strategiche era stato previsto nei giorni scorsi e si ritiene che il sistema consumerà - prima di uscire dalla stagione fredda, critica per il gas - circa 2 dei 5,1 miliardi di metri cubi stoccati per l'emergenza. Secondo i tecnici si tratta di una situazione "gestibile senza problemi". Contemporaneamente è pronto un piano di intervento nel caso di picchi inattesi della domanda. In quelle circostanze, infatti, calando le quantità immagazzinate, cala anche la pressione di estrazione dai giacimenti. Per far fronte a questa eventualità la Stogit, la società che gestisce gli stoccaggi, è pronta a mettere in campo il meccanismo già utilizzato in passato dell'abbassamento della pressione di rete che aumenta quella dell'estrazione dai giacimenti. Se, tuttavia, neppure questa misura risultasse risolutiva, sono pronti gli interventi straordinari decisi - attraverso una direttiva messa a punto sabato scorso - dal ministro delle Attività produttive Claudio Scajola. Si tratta in particolare del blocco temporaneo delle esportazioni di energia elettrica, della massimizzazione obbligatoria delle importazioni di energia elettrica e del distacco provvisorio dalla rete di grandi utilizzatori di gas, con la salvaguardia dei settori produttivi più sensibili. Per analizzare la situazione e concordare un piano d'azione, intanto, il ministro Scajola ha riunito per mercoledì pomeriggio il Comitato per l'emergenza gas.