Pm a caccia del tesoro da 500 mln
L'ex numero uno della Bpi ha iniziato a fare pesanti dichiarazioni. Secondo quanto rivela Repubblica, Giampiero Fiorani a metà gennaio avrebbe fatto i nomi dei politici che hanno ricevuto prestiti "agevolati" per proteggere l'amico governatore, Antonio Fazio. Intanto è partita la caccia al tesoro di Fiorani depositato tra le Cayman e Singapore: per gli inquirenti si tratta di oltre 500 milioni di euro.
Sotto accusa ci sarebbero deputati di Forza Italia e Lega Nord che avrebbero poi difeso Antonio Fazio finito nel mirino della politica proprio per l'aiuto dato al banchiere lodigiano. Fiorani ha rivelato che anche l'acquisto di Credieuronord, la banca leghista rilevata dalla Bpi quando era sull'orlo di un crac, faceva parte di quell'accordo. Secondo Repubblica i finanziati da Fiorani sarebbero stati il ministro Roberto Calderoli e Aldo Brancher, sottosegretario alle Riforme di Forza Italia.
Il tesoro di Fiorani
Ma nonostante i numerosi interrogatori e le dichiarazioni fatte ai pm, Fiorani continua a rimanere in carcere. In manette è finito il 13 dicembre del 2005 perché si temeva che potesse inquinare le prove. Quali? Far sparire ad esempio il famoso tesoro. L'ex numero uno di Bpi si è detto disposto a consegnare il suo patrimonio personale stimato in 80 milioni di euro. Ma per gli inquirenti non è sufficiente. Si pensa infatti che i fondi distratti a titolo personale dalla banca lodigiana siano intorno ai 500 milioni di euro. Una cifra nascosta in numerosi conti cifrati piazzati in paradisi fiscali come la isole Cayman e Singapore. Insomma, si attende uno scambio: la chiave del forziere al posto di quella della cella.