cronaca

Multe a chi fa gestacci in auto

La Cassazione li condanna come minacce

01 Feb 2006 - 18:32

Non è più una questione di bon ton o di civiltà. Da oggi il gestaccio in auto, dettato dall'ira e dalla rabbia, va represso perché soggetto a condanna. Lo ha deciso con una sentenza la Cassazione, che ha equiparato un gesto non proprio gentile di un'automobilista ad un altro, come minaccia.

Attenzione dunque quando si è alla guida a non lasciarsi prendere da impulsi rabbiosi. Per evitare un'eventuale condanna, bisogna mantenere il controllo dei nervi e non lasciarsi andare a gestacci. Come quello di minacciare una scarica di botte a chi ci sorpassa. L'invito arriva dalla Cassazione, con sentenza 4033 della Quinta sezione penale.
La Corte Suprema ha ritenuto colpevole del reato di minaccia (art. 612 cp) un automobilista perugino di 62 anni, Gianfranco L. che aveva reagito male nei confronti di Renzo C., reo di averlo sorpassato. Preso dalla stizza il sorpassato si era lanciato all' inseguimento del veicolo che lo aveva superato, e per intimidire il guidatore aveva mimato "gesti minacciosi", con tanto di mano fuori dal finestrino. Quel "gesticolare" non era sfuggito all'automobilista cui era indirizzato, grazie allo specchietto retrovisore.
E tutto è finito davanti ai giudici. La Corte di Appello di Perugia ha confermato la condanna per minaccia, senza nemmeno concedere le attenuanti generiche. La Cassazione, tuttavia, ha ritenuto giusto abbassare la multa da 51 a 20 euro confermando la rilevanza penale del comportamento di chi gesticola minacciosamente al volante.

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