Napoli, probabile movente è l'usura
L'hanno trovato nella cella frigorifea della macelleria "La bottega dei sapori" di Castellamare di Stabia, ammazzato a coltellate e infilato in un sacco di plastica. La scomparsa di Giuliano Vanacore, assicuratore 36enne, era stata denunciata dalla moglie giovedì mattina: gli investigatori ne hanno trovato il cadavere poche ore dopo. Il proprietario del negozio, Carmine Caiazzo, 45 anni, ha negato ogni responsabilità.
Vanacore, secondo gli investigatori, avrebbe concesso al macellaio un prestito a tassi da usura, e qualche giorno fa i due avevano avuto uno screzio, probabilmente proprio in relazione alla restituzione del prestito. Secondo indiscrezioni ancora non confermate dagli investigatori, potrebbe trattarsi di una polizza da duemila euro che Vanacore vantava nei confronti di Caiazzo. Nel pomeriggio di giovedì Vanacore avrebbe reiterato la richiesta del pagamento accompagnato dai suoi due bambini di sei e tre anni. Ma i piccoli sarebbero rientrati in casa con la baby-sitter e di Caiazzo non si sa più nulla. La polizia lo ha ritrovato solo diverse ore dopo. Il negozio era chiuso per riposo settimanale e solo dopo aver trovato il salumiere gli agenti hanno scoperto la cella frigorifera con il cadavere. Giuliano Vanacore era stato ucciso e fatto a pezzi. Il suo corpo, privo della testa (che ancora non è stata ritrovata) era stato nascosto sotto residui di carne e ossa animali da spedire al macero.
L'orologio della vittima si è fermato alle 16, forse l'ora del delitto quando, secondo la ricostruzione della famiglia Vanacore, di lui si sono perse le tracce. Alla moglie Alessandra era giunta poco dopo una telefonata di un uomo con i toni di voce contraffatti che chiedeva un riscatto per il sequestro del marito. La donna ha avvertito subito la polizia che ha avviato le ricerche. Dai primi riscontri era emerso subito che l'ultimo ad avere incontrato in vita Giuliano Vanacore era stato Caiazzo.
Entrambe le famiglie, Vanacore e Caiazzo, sono considerate a Castellammare di Stabia composte da persone tranquille. Ora regnano rabbia, dolore e incredulità.