Salerno, non esiste un'area alternativa
Il commissariato di governo per l'emergenza rifiuti non potrà accogliere la richiesta di chiusura della discarica di Parapoti, avanzata dai manifestanti che hanno bloccato la stazione di Montecorvino Rovella. Accettare la chiusura di Parapoti, secondo il commissariato, comprometterebbe il futuro del piano per la gestione dei rifiuti in Campania. In provincia di Salerno, inoltre, per il momento non esistono aree alternative a quella di Parapoti.
Il piano infatti si basa sull'esistenza in ogni provincia di un sito dove smaltire gli scarti di lavorazione dei cdr, gli impianti che producono combustibile derivato dai rifiuti: tali discariche sono già state aperte nel Napoletano, nel Casertano e nel Beneventano, superando in alcuni casi - come a Giugliano - forti proteste da parte della popolazione.
Alla provincia di Salerno è "assolutamente necessaria" una discarica: lo afferma il commissario governativo per l'emergenza rifiuti, Corrado Catenacci, che ribadisce l'appuntamento per un incontro, lunedì mattina in prefettura a Napoli, con una delegazione di cittadini di Montecorvino Rovella. "Siamo aperti al dialogo, e non vogliamo assolutamente penalizzare nessuno. In ogni caso - spiega il commissario - Salerno, al pari delle altre province campane, ha assolutamente bisogno di una discarica. Finora non ci sono state indicate alternative a Parapoti: le si può trovare ma, finché ciò non avviene, chiudere la discarica significa avere il Salernitano sommerso dai rifiuti".