Ipotesi al vaglio degli inquirenti
Potrebbe esserci un legame tra il sequestro, e la liberazione di Anna Maria Valdata, e il delitto del tassista genovese Alessandro Garaventa, compiuto 24 ore prima. Sarebbe questa, secondo quanto trapela da ambienti investigativi, un'ipotesi tutta da verificare ma che gli inquirenti non si sentirebbero di escludere a priori, anche per l'estrema vicinanza del luogo in cui sarebbe stata tenuta prigioniera Anna Maria e il luogo dell'omicidio.
Arquata Scrivia, infatti, dista circa tre chilometri dal casello autostradale di Serravalle dove Garaventa, proveniente dal capoluogo ligure, è uscito finendo tragicamente la sua corsa poco lontano. D'altronde rimane misteriosa l'esecuzione del tassista di 36 anni, assassinato con tre colpi di pistola alla testa nei pressi di Gavi, anche questo un piccolo paese a pochi chilometri da Arquata. I sospetti sono sul cliente che aveva a bordo proveniente da stazione di Principe, a Genova. Al momento gli investigatori tenderebbero ad escludere l'ipotesi della rapina, in quanto il tassista aveva con sé il denaro.
E adesso è caccia all'ultimo cliente, che - secondo le indicazioni dei colleghi del tassista - sarebbe un uomo di circa 40 anni, altezza e corporatura media, abbigliamento sportivo. L'uomo aveva chiesto di essere portato a Serravalle, ma l'auto con il corpo di Garaventa è stata trovata davanti al cancello d'ingresso di una tenuta di Monterotondo di Gavi, a quattro-cinque chilometri dal casello dell'autostrada Genova-Milano. Il tassametro segnava 56 chilometri percorsi. Dalle prime indicazioni la vittima sembra sia stata colta di sorpresa: l'assassino gli ha sparato all'improvviso.