cronaca

Patente, tolti 4 milioni di punti

Dopo un anno effetto deterrente in calo

25 Giu 2004 - 11:23

A un anno dall'entrata in vigore delle nuove regole sulla patente, sono stati oltre 4 milioni i punti tolti agli italiani. Dopo un inizio incoraggiante, l'effetto deterrente sugli utenti della strada sembra destinato a diminuire: meno morti, ma gli incidenti non sono più in calo. Spicca il dato riguardante il sesso degli indisciplinati: oltre l'80% dei punti, infatti, è stato tolto agli uomini, che rappresentano solo il 58% di tutti i patentati.

Per quanto riguarda le classi di età, ventenni e trentenni risultano nettamente i più indisciplinati: quasi il 70% dei punti è stato tolto a loro. I minori di vent'anni sono un caso a parte: quelli con licenza di guida sono solo 650mila, ma detengono il primato negativo di punti persi per conducente. Le infrazioni più frequenti e quelle che hanno comportato le decurtazioni più pesanti, infine, interessano il superamento dei limiti di velocità (tra i 10 e i 40 km/h), il mancato uso delle cinture di sicurezza e, stabilmente al terzo posto, il passaggio col rosso.

Come detto, in dodici mesi sono stati tagliati complessivamente oltre 4milioni di punti, a fronte di un milione di infrazioni: considerando tutte le patenti attive, sono stati tolti 0,12 punti per documento. Quasi 11mila crediti e 10 patenti "azzerate" ogni giorno. Sono 3.332 automobilisti sono riusciti a bruciare l'intero credito a disposizione nei primi dodici mesi, e sono stati costretti a sostenere nuovamente l'esame di guida.

Dal 1 luglio dello scorso anno ad oggi, secondo le cifre della polizia stradale e dei carabinieri, il totale degli incidenti è diminuito del 14,6% rispetto allo stesso periodo 2002-2003. Più di 25mila scontri evitati, quasi mille morti in meno, 23mila feriti spariti dalle statistiche. Nel complesso, insomma, la situazione sembra essere decisamente migliorata, anche se il trend dei morti e dei feriti è rimasto stabile, intorno a -18%. In 12 mesi su statali e autostrade, tuttavia, ci sono stati 3562 morti e 106mila feriti. Numeri ancora troppo alti.

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