cronaca

Sequestro Valdata, bloccati i beni

Pavia, rapimento per vendetta

22 Giu 2004 - 08:03

La Dda di Milano sta predisponendo i provvedimenti necessari per sequestrare i beni della famiglia Valdata, dopo il rapimento avvenuto nel Pavese di Annamaria. Intanto si raffredda la pista "mafia russa"  Nel biglietto ritrovato dagli investigatori, i rapitori fanno riferimento a danneggiamenti da parte dell'azienda di Franco Valdata: "Hai danneggiato i nostri interessi. Ci devi 1 milione e 250 mila euro: hai tempo una settimana".

Intanto si cercano quattro persone di colore e un basista. Secondo un testimone, infatti, domenica mattina nella macchina, senza targa, vista girare più volte davanti alla casa dei Valdata, c'erano quattro persone straniere, probabilmente di colore. In più, pare che nel paese di Silvano Pietra possa esserci stato un basista, qualcuno cioè che conosceva bene le abitudini della donna e che possa aver fornito tutte le indicazioni necessarie ai rapitori per un'operazione compiuta con precisione e velocità.

Anche e proprio per questo, gli inquirenti stanno cercando nel mondo legato all'azienda di quello che qui viene definito "il re del mattone" i possibili autori del rapimento della moglie. In tutto, la Valdata ha un centinaio di dipendenti, molti dei quali provenienti da Albania e Senegal. Finora, comunque, attorno alla vicenda viene mantenuto il più stretto riserbo e la stessa famiglia ha chiesto il silenzio stampa.

Quanto al biglietto fatto ritrovare subito, secondo gli investigatori sarebbe un segnale di scarsa "professionalità", unito anche alla firma "mafia russa", ritenuta a questo punto davvero poco attendibile, anche se non è esclusa l'ipotesi che sia un tentativo di confondere le idee agli investigatori. Poi c'e' l'avvertenza di consegnare soldi buoni, altrimenti tutta la famiglia ne subirà le conseguenze, a conferma del risentimento verso i Valdata. Che ora aspettano di avere notizie sulla sorte della propria congiunta.

Martedì mattina gli investigatori sono tornati a compiere un sopralluogo nella residenza della famiglia, con l'aiuto anche di un cane utilizzato per cercare eventuali tracce. Ma, ha spiegato l'istruttore, dopo le piogge dei giorni scorsi l'operazione è risultata essere particolarmente complicata.

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