cronaca

Livorno,devastato comitato Matteoli

Ciampi esprime solidarietà al ministro

06 Giu 2004 - 11:35

Un gruppo di teppisti ha devastato nella notte la sede del Comitato elettorale livornese del ministro Matteoli (An) distruggendo alcune vetrine. Immediate le reazioni "Sono 40 anni che combatto la sinistra livornese con mezzi democratici e continuerò a farlo" dice Matteoli. Ciampi ha telefonato personalmente all' onorevole per esprimergli la solidarietà. "Mi auguro - dice invece Gianfranco Fini - che il centrosinistra faccia sentire la sua voce"

L'assalto al comitato elettorale di Matteoli è avvenuto intorno a l'una di notte. Un centinaio di teppisti, travisati ed armati di oggetti contundenti, approfittando del clima di festa per la promozione del Livorno si è diretto verso la sede elettorale, collocata in alcuni locali al piano terra, nonostante fosse presidiata da una pattuglia di carabinieri. L' attacco è avvenuto subito dopo il cambio di vigilanza, prima svolta da una pattuglia di poliziotti. Parte del gruppo ha circondato l' auto dei carabinieri, rompendone i vetri, alcune schegge hanno ferito lievemente uno dei militi; nel frattempo altre decine di giovani hanno devastato la sede elettorale del ministro Matteoli. Per sfondare quattro delle sei vetrine sono state utilizzate addirittura alcune "campane" per la raccolta delle bottiglie di vetro.

Poco dopo e non lontano, in via Roma, l'azione alla sede di Guastalla: numerosi teppisti hanno rotto i vetri, senza però entrare. Infine, in via del Lazzaretto, periferia, l'aggressione ai vigili (fra cui una donna) intervenuti dopo una telefonata che segnalava un finto-incidente. Gli agenti si sono trovati davanti, spuntate dai cespugli, decine di persone, armate anche con bastoni.

Per il prefetto di Livorno, Giancarlo Trevisone, è "necessario non alimentare, attraverso qualunque forma di ambiguità, forme di violenza". Così, il comitato per la sicurezza pubblica presieduto dallo stesso prefetto, per evitare che si approfitti ancora della festa del Livorno, ha deciso di ridurre le celebrazioni di domenica sera: niente sfilata né premiazione dei calciatori in strada.

Numerosi messaggi di solidarietà al ministro e di condanna per gli atti vandalici sono giunti da esponenti della politica e del governo: a partire dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e dai presidenti di Senato e Camera, Marcello Pera e Pierferdinando Casini.

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