INCIDENTE FATALE

Savona, nascondono il corpo dell'amico Procura indaga per omicidio colposo

"E' stato un incidente", hanno raccontato i due che inizialmente avevano tentato di occultare il cadavere in un bosco. Il rimorso li ha spinti, però, ad andare in questura. Uno dei due è indagato per omicidio colposo

16 Dic 2013 - 14:02
 © Ansa

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Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte di Andrea Macciò, di 45 anni nel Savonese. Secondo quanto raccontato dai due amici che erano con lui, per sbaglio sarebbe partito un colpo di fucile che avrebbe raggiunto l'uomo uccidendolo. I due hanno raccontato di aver cercato di nascondere il corpo in un bosco. Poi, presi dal rimorso, hanno cambiato idea e sono andati in questura. Uno degli amici è indagato per omicidio colposo.

Dopo una notte di interrogatorio restano indagati a piede libero per occultamento di cadavere Alessio Scardino, di 33 anni, e Claudio Tognini, di 35, genovesi, i due amici della vittima.  Claudio Tognini dovrà rispondere di omicidio colposo, mentre ad Alessio Scardino è invece contestata la detenzione di arma clandestina, che avrebbe la matricola abrasa. Tognini e Scardino, infine, devono rispondere anche di occultamento di cadavere.
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Secondo la ricostruzione sarebbe stato, infatti, Tognini a sparare "per errore". Ma gli inquirenti cercano ora di capire perché i due abbiano deciso di nascondere il cadavere, trovato in un sacco, anziché avvertire subito le forze dell'ordine. I due infatti hanno denunciato solo domenica pomeriggio, dopo essersi consultati con i loro legali, il fatto che risale a sabato pomeriggio. Il cadavere è ora a disposizione della Procura della Repubblica che ha disposto l'autopsia che, assieme all'esame balistico, servirà a ricostruire la vicenda.

Uno sparo "fortuito" - I due hanno raccontato di essersi spaventati e di avere cercato di nascondere il corpo in un bosco dopo averlo avvolto in un sacco. Poi, presi dal rimorso, hanno detto, hanno chiesto l'assistenza di un avvocato. Da qui la scelta di recarsi in questura a Savona per confessare e indicare la posizione in cui avevano lasciato il corpo dell'amico. Claudio Tognini avrebbe sparato il colpo mortale che ha ucciso Macciò, rappresentante di libri per la Treccani, un passato nel calcio dilettantistico ligure nella Sestrese e nella Rivarolese. La tragedia è avvenuta nella casa di Scardino a Stella, nell'entroterra di Albisola. Gli amici di Macciò lo avevano invitato a trascorrere una giornata spensierata nell'entroterra. Tognini, secondo quanto hanno ricostruito dagli uomini della Mobile di Savona, è entrato nella vecchia casa di campagna. Ha trovato il fucile da caccia. E' stato un attimo: lo ha puntato contro Andrea ed è partito il colpo che lo ha raggiunto al torace. Forse Tognini non sapeva che l'arma era carica. In quel momento l'altro amico non era in casa perchè era fuori per prendere le sigarette che aveva lasciato nel cruscotto della sua auto.

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