Sei in tutto i provvedimenti di custodia cautelare. Tra gli arrestati, oltre al primo cittadino e alla fondatrice dell'associazione antimafia "Donne di San Luca", due boss e un ex assessore della cittadina del Reggino
Sei persone, tra cui due boss, l'ex sindaco e un ex assessore di San Luca, sono state arrestate dai carabinieri di Reggio Calabria per associazione a delinquere di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni e reati contro la pubblica amministrazione: avrebbero agevolato la 'ndrangheta nella sua articolazione territoriale. Fermata anche Rosy Canale, nota nella zona per il suo impegno antimafia.
La donna è la fondatrice del "Movimento delle donne di San Luca", associazione creata con finalità di sostegno sociale. Per lei l'accusa è di truffa aggravata e peculato (non aggravate dalla condotta mafiosa).
I due boss in manette sono Antonio Nirta, 57 anni, e Francesco Strangio, 59. Agli arresti è finito anche Francesco Murdaca, assessore comunale della Giunta che aveva come sindaco Sebastiano Giorgi, anch'egli raggiunto dal provvedimento di custodia cautelare. Il reato contestato è associazione mafiosa.
Le ordinanze di arresto, cinque in carcere e una ai domiciliari, sono state emesse dal Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) coordinata dal procuratore Federico Cafiero de Raho.