COLTO SUL FATTO

Roma, giudice arrestato per tangenti: truccava ricorsi su cartelle esattoriali

Chiesti 6mila euro per sistemare una multa da 50mila euro data per un'evasione

21 Nov 2013 - 23:33
 © Ansa

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Un giudice della Commissione Tributaria di Roma è stato arrestato dalla polizia nella Capitale in flagranza di reato, mentre intascava una mazzetta da seimila euro. L'uomo avrebbe chiesto il denaro a un avvocato in cambio di un aiuto al figlio.

Al centro della vicenda c'era un ricorso contro un accertamento dell'Agenzia delle entrate e una cartella esattoriale giunta al figlio di un avvocato romano per una mancata dichiarazione fiscale di 50mila euro. Lo stesso giudice, Luigi De Gregori, non togato e pensionato romano di 66 anni ex-dipendente dell'Enel, aveva contattato l'avvocato chiedendo insistentemente di vederlo nella sua abitazione, per chiarimenti sulla pratica prima della data dell'udienza. Ma il legale, insospettito, ha contattato la polizia.

Dopo una serie di contatti telefonici tra l'avvocato, suo figlio e il giudice, è avvenuto l'incontro nell'abitazione del giudice in zona Tuscolano. L'avvocato vittima della richiesta si è presentato all'incontro con il magistrato con un registratore. Ma De Gregori non aveva alcuna intenzione di parlare della questione ed ha invece avanzato immediatamente la sua richiesta: 6mila euro in cambio di un esito positivo.

"Non si preoccupi, le garantisco che così risolverà positivamente il ricorso", avrebbe detto il giudice chiedendo la tangente, per garantire così nessuna multa o pagamento della cartella esattoriale. Appena dopo la consegna della mazzetta, sono intervenuti gli investigatori del commissariato Salario-Parioli, che avevano anche contrassegnato il denaro contante. Non è escluso che possano essere effettuati nei prossimi giorni ulteriori accertamenti per capire se ci sono stati altri episodi di corruzione

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