Imbarazzante malinteso per l'artista, specializzato in soggetti di arte sacra. "Giuro sui miei cari - ha dichiarato - che non avrei mai immaginato a chi appartenesse quel volto"
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Una storia da commedia all'italiana quella vissuta da Pompilio Bianco, 60 anni, pittore di Campi salentina specializzato in soggetti di arte sacra. Una coppia di signori gli aveva commissionato un ritratto del re del porno italiano, Rocco Siffredi. L'ignaro pittore, non riconoscendo la persona da rappresentare, aveva accettato l'incarico. Una volta conclusa l'opera, l'aveva esposta in bella mostra nella vetrina della sua bottega, accanto ai dipinti di papi e santi.
Sul finire della scorsa estate si è visto arrivare nella sua bottega, situata nel centro storico del comune salentino un uomo e una donna, "dai tratti distinti dal fare elegante", entrambi sui 40 anni, a mostrargli la foto del volto di un uomo chiedendogli di farne un ritratto. "Ho accettato l'incarico - dichiara Pompilio Bianco - ma mai immaginando a chi quel volto potesse appartenere, lo giuro sui miei cari".
Dopo aver terminato il lavoro, il pittore salentino ha esposto il lavoro in vetrina attendendo che i committenti si presentassero per ritirarlo fino a che, qualche giorno fa, un amico del pittore gli ha fatto notare come quel volto ricordasse incredibilmente quello di Rocco Siffredi.
E' bastato così un confronto con la fotografia per capire che effettivamente il ritratto commissionato riguardava proprio quello del re del porno. "Appena l'ho saputo - racconta Bianco - ho subito riposto il quadro, con non poco imbarazzo. Certo se lo avessi saputo prima probabilmente non lo avrei fatto.". "Ora spero solo - conclude il pittore - che chi l'ha commissionato se lo venga a prendere, o che qualcuno lo acquisti, anche perché c'è già chi è disposto a pagarmelo 500 euro".