Serial killer condannato per 3 omicidi
Maurizio Minghella, 44 anni, il serial killer accusato dell'omicidio di quattro donne nel periodo tra il '96 e il 2001, è stato condannato a due ergastoli per tre omicidi, 122 anni di reclusione per rapine e violenze sessuali, 9 anni per cessione di stupefacenti, 10 mesi di isolamento diurno e a oltre 1,5 milioni di euro di risarcimenti. Minghella è stato invece assolto per il quarto omicidio. Lo ha stabilito la Corte d'assise di Torino.
Genovese, ex pugile dilettante, ex piastrellista con la passione per i night e le balere, Maurizio Minghella era già stato condannato al carcere a vita nel 1978 da una corte d'Assise del capoluogo ligure per l'uccisione di quattro donne. Nel 1995 Minghella ottenne la semilibertà, andò a lavorare a Torino nella cooperativa "Piero e Gianni", collegata al gruppo Abele di don Luigi Ciotti.
Ha intrecciato una relazione con una donna, dalla quale ha avuto un figlio. Eppure, secondo la squadra mobile di Torino, la sua era una doppia vita: nelle pause, andava con le prostitute che esercitavano nel circondario della città, le aggrediva, le rapinava e talvolta le uccideva. Gli omicidi e le rapine contestati dal Tribunale di Torino a Minghella sono avvenuti fra il '96 e il 2001.
In particolare, l'omicidio di Fatima Didou avvenne nel '97, quello di Cosima Guido nel gennaio del '99 e quello di Tina Motoc nel febbraio 2001. E' invece stato assolto, per non avere commesso il fatto, per il delitto della donna sconosciuta trovata carbonizzata a Carmagnola il 18 agosto del 1996.
"Penso si tratti di una sentenza equilibrata soprattutto per l'assoluzione del delitto di Carmagnola - ha commentato l'avvocato Gian Mario Ramondini, che aveva chiesto l'assoluzione per tutti i reati per incapacità di intendere e di volere l'unico motivo d'appello penso possa essere legato al riconoscimento della continuità delle varie rapine. In ogni caso - ha aggiunto - se Minghella si comporterà bene in carcere avrà nuovamente la possibilità, decorso il periodo minimo di detenzione di 16 anni e 20 giorni, di richiedere la semilibertà".
Minghella a gennaio fu protagonista di una clamorosa evasione lampo dall'ospedale di Biella, dove era stato portato dal carcere per esami medici. Fu riacciuffato dopo otto ore dai carabinieri. Per quell'episodio il Tribunale di Biella lo ha condannato a 10 mesi di reclusione.