Al tempo della crisi anche le connazionali tornano a esercitare il mestiere più antico
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Le strade delle prostituzione tornano a riempirsi di italiane. L'allarme parte da Padova ed è lanciato dall'associazione Mimosa - che combatte lo sfruttamento delle lucciole - e dalla polizia municipale.
Come riferisce "Il Mattino di Padova", la maggioranza delle lavoratrici del sesso resta di origine bulgara o romena, ma per la prima volta da anni cresce il numero di cittadine italiane. A prescindere dalla provenienza sono tutte giovanissime, dai 20 ai 26 anni. I clienti invece, sono uomini di età compresa tra i 20 e i 70 anni.
In aumento il numero di multe scattate per gli "utenti" delle passeggiatrici di Padova. Dall'inizio del 2013 sono state spiccate dalla polizia municipale 93 sanzioni per i clienti pizzicati in cerca di sesso a pagamento, mentre in sette casi a essere multate sono state le ragazze.
I controlli però non sembrano efficaci: nonostante la multa di 500 euro inflitta ai clienti, la presenza di prostitute non accenna a scomparire all'ombra de Santo. Il più giovane cliente "pizzicato" in flagrante ha solo 19 anni, seguito da una decina di persone tra i venti e trent'anni.
La fascia più nutrita di clienti è però, quella degli uomini maturi: una trentina le sanzioni staccate ai nati negli anni Settanta e non manca nemmmeno un nonnetto classe 1942.