Il superlatitante, noto come il "Pablo Escobar dell'Italia", è stato fermato dalle autorità locali in un centro commerciale. "Era l'uomo più ricercato del Paese", scrive il ministero della Difesa su Twitter
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E' stato arrestato in Colombia il boss della 'ndrangheta Roberto Pannunzi. Lo rendono noto le autorità di Bogotà. "Pannunzi, noto come il Pablo Escobar dell'Italia, era l'uomo più ricercato dal Paese", ha sottolineato via Twitter il ministero della Difesa. Il boss è stato catturato in un centro commerciale della capitale colombiana, affermano i media locali, ricordando che Pannunzi è responsabile dell'invio in Europa di due tonnellate di cocaina al mese.
I media di Bogota' sottolineano che gli esperti anti-droga colombiani hanno scoperto tempo fa una ''nuova rotta del narcotraffico che arriva in Italia. I narcos fanno uscire la droga dal paese in motoscafi diretti in Centroamerica o in Ecuador. Il viaggio prosegue via container verso la Spagna, quindi in Italia''.
Conosciuto come il ''principe del narcotraffico'', originario di Siderno, nel 2010 Pannunzi riuscì ad evadere da una clinica romana dove si trovava agli arresti domiciliari per problemi di salute. La fuga ha di fatto ricalcato una precedente evasione riuscita a Pannunzi nel 1999. Anche in quel caso il boss approfitto' della concessione degli arresti domiciliari in una clinica romana per fuggire. Era stato arrestato nel 1994 proprio in Colombia, a Medellin. Agli agenti che lo stavano ammanettando offrì un milione di dollari in contanti in cambio della liberta'.
Interlocutore privilegiato dei produttori di cocaina colombiani, con contatti anche con la mafia siciliana e con personaggi di spicco di alcune famiglie riconducibili al boss Provenzano, Pannunzi - sottolineano i media locali - era in grado di esportare fino a due tonnellate al mese di cocaina dalla Colombia all'Europa. Nel 2010 fu al centro di un'evasione clamorosa: durante un soggiorno in una clinica romana, disposto per una cardiopatia ischemica, riuscì a fuggire.