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Processo Ruby, Silvio Berlusconi condannato: 7 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici

Il leader del Pdl è stato giudicato colpevole di concussione per costrizione e prostituzione minorile: "Una sentenza violenta, ero convinto che mi assolvessero. Ma io resisto alla persecuzione". La figlia Marina: "Amarezza e sdegno"

Ansa

I giudici di Milano hanno condannato a 7 anni Silvio Berlusconi nell'ambito del processo Ruby. Il leader del Pdl è stato giudicato colpevole di entrambi i reati contestati: concussione per costrizione e prostituzione minorile. Il leader Pdl è stato inoltre interdetto a vita dai pubblici uffici. "Una sentenza violenta, ero convinto che mi assolvessero - ha commentato Berlusconi -. Ma io resisto alla persecuzione".

Si tratta di una sentenza di primo grado, che non diventa esecutiva sino al passaggio in giudicato, che prevedibilmente avverrà solo in terzo grado, in Cassazione. Oltre ai 7 anni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, per Silvio Berlusconi è stata anche stabilita l'interdizione legale per la durata della condanna. I giudici hanno poi disposto la trasmissione degli atti alla Procura affinché valuti le presunte false testimonianze rese da alcuni testimoni.

Condannato per concussione per costrizione - I giudici del Tribunale di Milano, nell'aumentare di un anno rispetto alle richiese del pm la pena inflitta a Silvio Berlusconi, hanno modificato "il reato contestato al capo A": non più concussione per induzione ma concussione per costrizione.

Disposta la confisca dei beni sequestrati a Ruby - I giudici del Tribunale di Milano, oltre alla condanna a sette anni di carcere per Silvio Berlusconi, hanno disposto la confisca dei beni già sequestrati in passato a Ruby e al suo compagno Luca Rizzo.

Berlusconi: "Malagiustizia" - "Non è soltanto una pagina di malagiustizia: è un'offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese". Così il leader del Pdl ha commentato la sentenza, spiegando che si è trattato di "una sentenza violenta, ero convinto che mi assolvessero. Ma io resisto alla persecuzione".



L'avvocato Ghedini: "Fuori da ogni logica" - La condanna di Silvio Berlusconi a sette anni di carcere per il caso Ruby è "fuori da ogni logica". Lo sostiene l'avvocato Niccolò Ghedini, facendo notare come "addirittura i giudici siano andati al di là delle richieste dei pm". "Lo diciamo da tre anni che qua, a Milano, questo processo - aggiunge il legale - non si poteva fare".

"Sentenza attesa, ricorreremo in appello" - "E una sentenza larghissimamente attesa, faremo appello nei termini di quaranta giorni, dopo che verranno depositate le motivazioni tra novanta giorni", afferma Ghedini. "Non credo che i giudici avessero bisogno di essere pressati, ma ritengo comunque una cosa non consona la presenza di Bruti Liberati, perché non ho mai visto scendere un procuratore capo per una sentenza", aggiunge il legale commentando la presenza del capo della procura milanese in aula per il verdetto sul caso Ruby.



All'esterno del tribunale c'è chi esulta per la condanna - Un piccolo gruppo, composto da una decina di manifestanti, radunato davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, ha accolto con applausi e grida di esultanza la notizia della condanna di Silvio Berlusconi. Alcuni di loro hanno intonato l'inno d'Italia.

La sentenza dopo 50 udienze - Nel processo - iniziato il 6 aprile 2011 con rito immediato e durato 50 udienze - l'accusa ha sostenuto che Berlusconi abbia avuto rapporti sessuali a pagamento con Karima el Marough, meglio nota come Ruby, quando la giovane marocchina era ancora minorenne, e che abbia cercato illegittimamente di ottenerne il rilascio dalla questura di Milano, dove era stata fermata per furto, con l'obiettivo di occultare la sua relazione con la ragazza. Il leader Pdl ha sempre negato entrambe le accuse e Ruby ha sostenuto più volte di non avere avuto alcuna relazione sessuale con Berlusconi.

L'interdizione perpetua dai pubblici uffici - Produce la perdita definitiva e perpetua dei diritti elettorali e di ogni altro diritto politico di ogni pubblico ufficio, di ogni incarico non obbligatorio di pubblico servizio e della qualità ad essi inerente di pubblico ufficiale o d'incaricato di pubblico servizio, degli uffici di tutore e curatore, dei gradi, delle dignità accademiche, titoli e decorazioni. Berlusconi rischia di decadere dalla sua carica di senatore.

La figlia Marina: "Amarezza e sdegno" - "Non chiamiamola sentenza. Non chiamiamolo processo. Soprattutto, non chiamiamola giustizia. Tutto il castello crollerà, è certo, la verità verrà ristabilita, ma questo non basta in alcun modo a mitigare l'amarezza e lo sdegno". Lo afferma la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, dopo la condanna del padre.

Il figlio Pier Silvio: "Condanna assurda" - "In tutti questi anni, non ho mai commentato le tante ingiustizie subite da mio padre. Non è mio costume esprimere pubblicamente i miei sentimenti o dare interpretazioni politiche dell'operato della magistratura. Ma questa volta non posso tacere. E' una condanna assurda". Lo dice Pier Silvio Berlusconi della sentenza del processo Ruby.