LINEA MORBIDA

Imbrattare cartelli stradali non è reato

Solo illecito amministrativo. Lo ha stabilito la Cassazione che ha comminato a un writer di Massa una multa di seimila euro, annullando la condanna a sei mesi di reclusione inflitta in primo grado

01 Giu 2013 - 11:55
 © Ansa

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Niente carcere per i writer che imbrattano i cartelli stradali: si tratta non di un reato, ma di un illecito amministrativo che va punito con una multa. La linea morbida è stata decisa dalla Cassazione, che ha accolto il ricorso di un writer di Massa, inizialmente punito con una condanna a sei mesi di reclusione. La Suprema Corte ha invece sostituito la pena con una multa di seimila euro per il danneggiamento.

La Corte d'appello di Genova, nel luglio 2011, aveva optato per la linea dura nei confronti del ragazzo: aveva evidenziato come "la vernice aveva reso inutilizzabili i cartelli tanto da determinarne la sostituzione". A pesare anche la "personalità negativa" del writer desunta dal certificato penale che escludeva la sussistenza di riconoscimento di uno sconto di pena.

Nel ricorso in Cassazione, la Corte ha dato ragione al writer, annullando la "sentenza impugnata perché il fatto non è previsto come reato", ma "costituisce illecito amministrativo" in base al codice della strada.

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