Montanera, del clan Scissionisti, è ritenuto il presunto mandante dell'omicidio di Domenico Gargiulo. I killer però sbagliarono e colpirono per errore Pasquale Romano, incensurato
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Blitz della polizia di Napoli che ha arrestato Giuseppe Montanera, soprannominato "pippetto", ritenuto dagli inquirenti appartenente al clan degli Scissionisti e mandante dell'omicidio di Domenico Gargiulo. Nell'agguato, però, fu ucciso, per un tragico errore, Pasquale Romano, estraneo alle vicende dei clan. A sparare fu Salvatore Baldassarre, arrestato a Marano il 13 marzo.
Giuseppe Montanera, 37 anni, era latitante dal novembre 2012. L'uomo è stato sorpreso all'interno della camera da letto in uno stabile di Cercola e non ha opposto alcuna resistenza ai poliziotti che avevano circondato l'edificio in cui si nascondeva. Montanera, esponente apicale e reggente del clan Abete, è destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse lo scorso dicembre: una per l'omicidio di Lino Romano, ucciso per errore al posto di Domenico Gargiulo; l'altra per associazione di stampo mafioso e per l'omicidio di Gennaro Ricci lo scorso agosto 2012.
Un tragico errore - I killer dovevano entrare in azione dopo aver ricevuto un sms, ma non attesero il messaggio che avrebbe dovuto segnalare l'arrivo del vero bersaglio. Lino Romano era andato a trovare la fidanzata ed era appena uscito dalla palazzina dove abita la ragazza con la sua famiglia. I killer lo scambiarono con la vittima designata e fecero fuoco.