I medici gli avevano prescritto una cura antibiotica. Si ipotizza una sepsi infettiva fulminante. Il padre: "Vogliamo giustizia"
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Un bimbo di 7 mesi è morto dopo che al Pronto Soccorso lo avevano visitato e rimandato a casa con una terapia antibiotica e antipiretica. La tragedia è avvenuta a Chivasso, nel Torinese. Il piccolo aveva febbre e gola arrossata quando i sanitari lo avevano rimandato a casa. Tre ore dopo, però, i genitori si sono ripresentati: il bambino, in stato di shock, è morto poco dopo il trasferimento a Torino.
Ancora in corso gli accertamenti per definire le cause del decesso, probabilmente riconducibile a una sepsi infettiva, patologia che ha una bassa incidenza, ma una elevatissima mortalità, che non presenta particolari sintomi all'esordio e ha uno sviluppo rapidissimo.
Si pensava a una normale influenza - Secondo quanto si apprende, al momento del primo accesso al pronto soccorso, il quadro clinico del bimbo era compatibile con le numerose patologie respiratorie stagionali attualmente frequenti.
I genitori dai carabinieri - I genitori del bimbo hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri. La famiglia, secondo quanto si apprende, è residente a Brandizzo (Torino).
Il padre: "Ora giustizia" - "Vogliamo giustizia, perché altri genitori non siano costretti a vedere il proprio figlio di appena sette mesi morirgli tra le braccia". Sono le parole di Massimiliano S., il padre del bimbo. "Non si puo' morire a sette mesi - aggiunge l'uomo, un operaio di 34 anni - vogliamo sapere se i medici sono stati superficiali e se è stato fatto tutto il possibile per il nostro bambino". In caserma c'era anche la nonna paterna del bimbo, Rosalia: "L'ho tenuto in braccio - dice fra le lacrime - fino a mezzora prima che morisse...".
L'ospedale avvia un'indagine interna - "Attendiamo gli esiti degli esami, ed eventuali altri risvolti successivi, per comprendere meglio noi stessi cosa sia accaduto". Lo afferma Flavio Boraso, direttore generale dell'ospedale di Chivasso, annunciando l'avvio di una "indagine conoscitiva interna". "Credo che sia più che mai importante - aggiunge - agire con correttezza e trasparenza, per fugare il dubbio tra i familiari già colpiti da questo gravissimo lutto che da parte dei professionisti non sia stato fatto il massimo per assistere adeguatamente il loro figlio".