La procura vorrebbe il rinvio a giudizio anche per altri cinque responsabili della nave. Richieste di archiviazioni pubblicate su Youtube
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La Procura di Grosseto ha chiesto al gup, Pietro Molino, il rinvio a giudizio per l'ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio e abbandono di nave. Chiesto il processo anche per 2 ufficiali in plancia, il timoniere, l'hotel director e il marine operation director. Per i pm sarebbe invece da archiviare l'accusa di distruzione dell'habitat naturale a carico di Schettino.
Procuratore capo: "Nessun mistero, causa fu fattore umano" - "Ad oggi non può che ripetersi come, pure all'esito di sofisticatissime indagini su tutti gli aspetti rilevanti, la causa determinante degli eventi di naufragio, morti e lesioni sia purtroppo riconducibile al 'fattore umano'". Lo ha ribadito il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, commentando la richiesta di rinvio a giudizio.
Procuratore capo: "Smisurata responsabilità di Schettino" - Il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio si è espresso molto severamente su Schettino, che deve anche rispondere del reato di abbandono di persone incapaci. "Non puo' non sottolinearsi la smisurata responsabilità di Schettino e la impressionante serie di errori commessi in tutte le fasi della vicenda, a partire dalla manovra scellerata e fino alla criminale gestione dell'emergenza, conclusasi con l'abbandono della nave e delle persone, inermi e terrorizzate a bordo".
Richieste di archiviazioni su Youtube - La Procura di Grosseto ha chiesto al gip l'archiviazione di alcune accuse illustrando le sue decisioni con un video su Youtube, previsto in cinque lingue. Le archiviazioni sono state chieste per alcuni dirigenti di terra della Costa spa, per il comandante Francesco Schettino, gli ufficiali a bordo Ciro Ambrosio, Salvatore Ursino, Silvia Coronica e il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin in merito alla contravvenzione di cooperazione in distruzione e deterioramento dell'habitat in sito protetto lo stesso. Archiviata anche la posizione di Costa Crociere spa per l'illecito amministrativo legato al reato di distruzione e deterioramento dell'habitat naturale in sito protetto.
La Costa chiede patteggiamento - I pm hanno trasmesso al gip la richiesta di patteggiamento fatta da Costa Crociere spa per illecito amministrativo dipendente dai reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, aggravati dalla violazione delle norme antinfortunistiche. Il patteggiamento può valere la pena di un milione di euro.