La Corte dei Conti Ue accusa: costi eccessivi e dubbi sull'appropriato uso dei fondi
© Ansa
Il "Progetto case" messo in atto dopo il terremoto in Abruzzo del 2009 è finito nel mirino della Corte dei Conti Ue. In particolare sono stati espressi dubbi sull'appropriato utilizzo del Fondo di solidarietà dell'Unione a causa della natura temporanea delle abitazioni realizzate e dei costi eccessivi di costruzione. La Corte ha puntato inoltre il dito contro la possibilità che in futuro queste case possano generare introiti.
"Progetto case inadeguato" - "La strategia del progetto case - si legge ancora nel documento - ha soddisfatto le necessità abitative di 15mila persone colpite dal sisma ma non ha risposto in modo tempestivo e con sufficiente capacità agli effettivi bisogni della popolazione" e "gli edifici costruiti sono stati molto più cari rispetto a quelli costruiti in situazioni normali".
La magistratura contabile europea ritiene insomma che il "progetto case", pur avendo procurato "una sistemazione duratura e sostenibile" agli alloggiati, "non ha rispettato gli obiettivi" del fondo di solidarietà Ue. E per di più "si prevede che gli appartamenti generino in futuro notevoli entrate", altro argomento che ha suscitato forti critiche nella Corte dei Conti europea.
Ue: commissione contro Corte dei Conti - "La Commissione Ue considerainfondate le critiche" della Corte dei Conti, come sottolinea la portavoce del commissarioalle politiche regionali Johannes Hahn. Questo "rispetta inpieno condizioni e obiettivi" del Fondo Ue.