Sisma, Ance: "7 milioni di edifici non a norma"
Lʼallarme del presidente dellʼassociazione costruttori edili che spiega: "30mila sono scuole"
Una cifra allarmante emerge dalle analisi dell'Associazione nazionale dei costruttori edili. Ben 7 milioni di edifici (tra cui 30mila scuole, che sorgono in zone ad alto rischio idrogeologico) sono stati costruiti prima dell'entrata in vigore delle norme antisismiche e quindi non sono sicuri.
Lo ha affermato il presidente dell'Ance,
Paolo Buzzetti
, durante l'incontro conPier Luigi Bersani.
Buzzetti
ha sottolineato la possibilità di unaripresa del settore dell'edilizia
, che sta vivendo una fortissima crisi, attraverso interventi di recupero degli edifici specie quelli pubblici, per i quali ci sono molte somme stanziate dagli Enti locali, che però sono inutilizzate per i vincoli delpatto di stabilità interno.
In questo quadro emerge il caso degli edifici scolastici, circa 60mila in tutta Italia, dei quali il 10% addirittura è stato costruito prima del 1919.Ovviamente il discorso può essere allargato anche a tutta l'
edilizia pubblica
e più in generale allamanutenzione del territorio.
Buzzetti ha quindi fornito dei dati sui "danni dell'incuria
e della mancata prevenzione". Tra il 1944 e il 2012, terremoti, frane e alluvioni sono costati in tutto242,5 miliardi
di euro, 3,5 all'anno. Eppure "i soldi ci sono". Negli ultimi quattro anni sono stati finanziati (tra Cipe, Fondi Fas e Fondi Ue) circa 5mila progetti per la messa a punto di scuole e territorio, per un totale di 4 miliardi di euro. Bersani si è detto d'accordo sulla necessità disbloccare i fondi,
e di coinvolgere anche i privati: "Si possono trovare meccanismi diconvergenza dei privati,
anche sul piano fiscale".
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