ASPERGILLUM

Fungo all'ospedale di Bergamo, si indaga su quattro morti sospette

L'aspergillum è un fungo che può causare gravi infezioni alle vie respiratorie. Ancora però non è stato stabilito un nesso con i decessi: i pazienti, infatti, erano stati ricoverati in condizioni critiche. La direzione si difende: "Nessun legame"

15 Feb 2013 - 20:37
 © Ansa

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Si muove anche la procura di Bergamo per indagare su quattro morti sospette al nuovo ospedale Papa Giovanni XXIII dove sono state trovate tracce di aspergillum, un fungo in grado di causare gravi infezioni alle vie respiratorie. Non è ancora chiaro, però, se vi sia un collegamento tra il fungo e i decessi, visto che i quattro pazienti erano stati ricoverati in condizioni critiche.

Dai controlli, risalenti a una settimana fa, racconta il Corriere della Sera, è emerso che alcuni filtri dell'aria tra quelli montati nelle sale di terapia intensiva non fossero a norma. E' stata subito avviata la procedura di bonifica, che prevede lo spostamento, a blocchi e temporaneo, dei pazienti. Sui quattro pazienti deceduti il fungo è stato rilevato, anche se non in maniera invasiva, ovvero in grado di portare alla morte. Ora dovranno essere accertate le eventuali responsabilità.

Direzione ospedale: "Morti non riconducibili al fungo" - L'ospedale nega qualsiasi legame tra i decessi e l'aspergillum. "L'Azienda ospedaliera sottolinea che nessuna delle morti recentemente registrate in area critica e' riconducibile al fungo aspergillo, normalmente presente su tutte le superfici, comprese quelle domestiche. Il fungo può essere presente nell'organismo umano senza che si sviluppi l'infezione, potenzialmente dannosa per la salute solo in pazienti critici, con funzioni vitali già compromesse". E' quanto si legge in una nota dell'ospedale. "A scopo precauzionale - prosegue la nota - l'azienda ospedaliera si è attivata per eseguire i controlli previsti dai protocolli in vigore e dalle linee guida internazionali. Tutti i filtri dell'area critica, adeguati e installati di recente, che filtrano aria presa dall'esterno, sono stati sostituiti e tutti gli ambienti delle terapie intensive sono stati sanificati senza alcun rischio per la salute dei pazienti".

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