Un manager di Rocca Salimeni starebbe svelando i termini dell'accordo che portarono alla "plusvalenza" di circa tre miliardi di euro. Intanto Mps fa una "campagna verità" su Facebook
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Un manager dell'Area Finanza del Monte dei Paschi sta aiutando gli inquirenti a scoprire che cosa accadde al momento di trattare l'acquisizione di Antonveneta. Starebbe svelando i reali termini dell'accordo che portarono alla famosa "plusvalenza" di circa tre miliardi di euro concordata con i venditori del Banco Santander. L'indagine della Procura di Siena, ricorda il Corriere della Sera, entra nella fase più delicata.
Sono infatti pronti gli avvisi a comparire per gli indagati e potrebbero essere notificati già nelle prossime ore visto che gli interrogatori sono stati fissati per la prossima settimana. È la svolta attesa, dopo le ultime verifiche effettuate dai pubblici ministeri Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso e dal Nucleo Valutario della Guardia di Finanza. L'attenzione si concentra su tutte le fasi dell'operazione, ma anche su quanto accadde all'interno del consiglio di amministrazione in carica nel 2007. In particolare si sta cercando di verificare che cosa accadde al momento di redistribuire gli incarichi.
I reati contestati ai manager, prosegue il Corsera, vanno dall'associazione a delinquere alle false comunicazioni, oltre alla turbativa e in alcuni casi all'aggiotaggio. In tutto il periodo del negoziato tra italiani e spagnoli, ma anche recentemente, sarebbero state infatti effettuate manovre speculative sul titolo Mps. L'ipotesi dell'accusa è che in quella plusvalenza siano rientrate alcune "stecche" per i manager, senza escludere che anche la politica abbia potuto partecipare alla spartizione. Proprio di questo sta parlando la «fonte», già interrogata più volte dagli inquirenti. Si tratta di un funzionario di alto livello che ha seguito personalmente le fasi dell'affare e ne conosce bene i retroscena.
Grillo: Napolitano incredibile, vuole mettere sotto silenzio il caso - "Anche il loro presidente della Repubblica dice che ci vuole la privacy, vuole mettere sotto silenzio questo sfascio. E' incredibile". Sono le parole di ammonimento di Beppe Grillo sulla vicenda del Monte dei Paschi di Siena. Il leader del Movimento 5 Stelle sta parlando nella tappa elettorale di piazza Maggiore a Bologna, gremita nonostante la pioggia.
Mps avvia "campagna verità" su FB - Intanto, l'istituto di credito nella bufera ha avviato una "Campagna verita" su Facebook per informare clienti, azionisti e dipendenti sulla reale situazione della banca e correggere le "inesattezze della stampa e le strumentalizzazioni della politica". Nel primo post si afferma che "la banca è solida" e che la richiesta dei Monti Bond è dovuta "in larghissima parte" alle oscillazioni di valore del portafoglio di titoli di Stato italiani a causa dello spread.
Maroni contro Napolitano: "Sceso in campo pro Pd" - Il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, ha un sospetto sull'operato del Presidente della Repubblica. "Conosco e stimo Napolitano, non voglio pensare questo, ma la brutta impressione è che sia sceso in campo per coprire lo scandalo Mps e attenuare i riflessi negativi che sta avendo sulle sorti elettorali del Pd", afferma Maroni a Milano. E a Tgcom24: "Questa banca ha preso 4 mld di soldi pubblici, gli italiani hanno diritto alla verità".
Bankitalia contro Codacons: "Tar non sospende i Monti Bond" - Il Tar del Lazio non ha accolto la richiesta dei consumatori del Codacons di fermare la sottoscrizione dei "Nuovi Strumenti Finanziari", cioè dei Monti Bond, da parte del Mps. Lo dice Bankitalia spiegando che il procedimento per la sottoscrizione "puo' quindi proseguire il suo corso". La Banca d'Italia ha chiesto la "condanna del Codacons al pagamento di una sanzione pecuniaria per lite temeraria, considerata la pretestuosità del ricorso".
Bruti Liberati critica la Procura di Trani - Nel suo intervento al congresso di magistratura democratica il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati ha criticato indirettamente la procura di Trani, che ha aperto un'inchiesta sul caso Mps. In certi uffici di procura, ha detto, "sembra che la regola della competenza territoriale sia un optional". C'è stata una ''gara tra diversi uffici giudiziari, ma sembra che la new entry abbia acquisito una posizione di primato irraggiungibile".
Tremonti: "Parole Colle su Mps? Un penoso inizio di anno" - "Vertici Mps, Banca d'Italia e Quirinale. Un penoso inizio di semestre 'rosso', peccato. Davvero peccato. Sono davvero deluso. E' la prima volta, dal 1994 e cioè da quando sono parlamentare, che mi esprimo sul Quirinale. Pensavo che la Costituzione sul semestre bianco volesse dire anche silenzio in campagna elettorale". Lo afferma l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a proposito delle parole del Capo dello Stato sulla vicenda del Monte de Paschi di Siena.