Finiscono sul registro degli indagati 29 consiglieri dell'opposizione con l'accusa di peculato
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Non erano soltanto i consiglieri di maggioranza in Regione Lombardia a utilizzare i rimborsi ai partiti per spese tutt'altro che politiche. Anche quelli di minoranza non sarebbero stati esattamente integerrimi e in 29 sono finiti sul registro degli indagati per peculato. Con i soldi pubblici si pagavano Nutella, tram, bollette, ma anche taxi, benzina, alberghi.
Due milioni alla maggioranza, 500mila all'opposizione - Certo, come racconta il "Corriere della Sera", i rimborsi della maggioranza sono piccola cosa nel confronto con quelli della maggioranza: se tra il 2008 e il 2012 Pdl e Lega hanno ottenuto due milioni, all'opposizione sono finiti soltanto 537mila euro. Andati comunque, così pare ai magistrati, in gran parte in spese che poco hanno a che fare con l'impegno politico.
Il motivo della forte differenza tra rimborsi alla maggioranza e all'opposizione si deve all'organizzazione del Pd, dove le spese vengono in gran parte sostenute dal gruppo. In ogni caso, proprio i conti dei gruppi finiranno presto nel mirino dei pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Antonio D'Alessio, che sono pronti a far scattare una seconda puntata nella loro inchiesta.
Telefono, luce, ma anche taxi e aerei - Dalle indagini fin qui condotte, risulta che il consigliere Pd Francesco Prina si sia fatto rimborsare venti bollette di telefono e luce al suo indirizzo di Corbetta, in provincia di Milano. Giuseppe Civati (Pd), ora candidato alal Camera, i suoi 3.145 euro li ha utilizzati in gran parte per taxi, aerei e treni, più 1.669 francobolli. E dovrà comparire in Procura la settimana prossima. Ad Alessandro Alfieri, anche lui del Pd, toccherà spiegare come mai il 19 dicembre 2010 spese 1.600 euro per un pranzo con 80 coperti al ristorante Orchidea di Varese e altri 400 il 15 luglio 2011 al Montorfano.
Il catering del consigliere e la passione per i salumi - Antonio Viotto, Pd, ha speso la metà dei suoi 1.266 euro per autonoleggio con conducente il 4 luglio 2009, in occasione della "manifestazione degeneration party", il resto a San Silvestro dello stesso anno per una "iniziativa consiliare regionale, servizio catering e fruizione sala consiliare".
Nel gruppo Sel sembra che molti soldi dei rimborsi vadano per i mezzi pubblici: nella nota spese da 114.827 euro della capogruppo Chiara Cremonesi figura anche un biglietto da un euro per il tram. Risultano poi 6.600 euro per inserzioni pubblicitarie su Facebook, 302 per un "monitoraggio dei social media italiani", altri 18.150 per una campagna di comunicazione ancora su Facebook e 6.534 per ottimizzare contenuti Internet. Spulciando tra le carte, compaiono poi uno scontrino fiscale da 700 euro spesi alla salumeria Dino, un master costato 59 euro per "vincere le elezioni", prelievi da 4mila euro, libri pagati 7mila euro, mille euro per annunci radiofonici.
Il consigliere con il "pallino" dell'arte - L'Udc Enrico Marcora con i rimborsi ci ha comprato biglietti di estrazioni di beneficenza (il costo è circa 110 euro), mentre con 2.380 euro si è procurato copie da 16 euro l'una di "Il bene di tutti. Gli affreschi del buon governo" di Ambrogio Lorenzetti.
Crodino e Nutella per il Pd Spreafico - E ancora, nella nota spese di Carlo Spreafico (Pd) è finita la quota associativa versata all'Ordine dei giornalisti della Lombardia per il 2008, mentre gli altri 47.720 euro, tra le altre cose, gli sono serviti per fototessere, un biscotto a 5 stelle con acqua frizzante San Benedetto, coni gelato, Magnum, Nutella, un corso di inglese su dvd, un Crodino, un miniombrello automatico e l'affitto di un box a Lecco.