Travolti scialpinisti a quota 2800 m
Un'altra tragedia della montagna in Val Aurina in Alto Adige. Due scialpinisti sono morti travolti da una valanga. L'incidente si è verificato verso le ore 12.30 sulla Cima Dura a 2800 metri di quota. Identificate le due vittime: Andreas Brunner e Roland Moser, di 25 e 23 anni. Se l'è cavata con poco, invece, il fratello maggiore di Brunner, ora ricoverato all'ospedale di Brunico. Erano tutti altoatesini, residenti a Valdaora in Val Pusteria.
I due scialpinisti morti facevano parte di un gruppo di 5 persone in escursione verso Cima Dura. Al momento della tragedia, gli scialpinisti testimoni dell'incidente hanno inutilmente tentato di dare l'allarme con il telefono cellulare che in questa zona molto isolata pero' non aveva copertura. Cosi' uno di loro e' sceso a valle con gli sci finche' e' riuscito a far funzionare il cellulare e a chiamare il 118. Sul posto e' intervenuta la squadra del soccorso alpino di Campo Tures. I due giovani, che sono stati localizzati entro pochi minuti grazie al segnale elettronico antivalanghe Arva, erano sepolti sotto una massa di quasi due metri di neve. Le loro salme sono state recuperate e composto nella cappella mortuaria di Campo Tures.
Il pericolo valanghe - secondo il bollettino dell'ufficio idrografico provinciale - era moderato (grado 2 di 5). "La situazione - racconta Markus Neumair, capo del soccorso alpino di Campo Tures - comunque cambia da zona a zona. Come ha riferito un contadino che ha il suo maso in zona, solo ieri una trentina di scialpinisti era salita su questa cima senza che nulla succedesse.
Risale a un paio di settimane fa l'ultima tragedia della montagna. In Val Gerola (Sondrio) tre scialpinisti furono uccisi da una valanga, provocata da comportamenti pericolosi di alcuni "pirati della neve". I quattro giovani furono individuati e sono ora accusati di omicidio colposo plurimo, lesioni e omissione di soccorso.