violentata una 22enne

La violenta e le lascia il numero di telefonoBologna, arrestato un marocchino di 31 anni

L'uomo aggredisce la 22enne alla periferia del capoluogo. Poi la abbandona e le dà il numero

30 Nov 2012 - 17:43
 © Ansa

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Ha violentato una 22enne, dopo averla aggredita alla periferia di Bologna e trascinata sotto un ponte. Ma la sua fuga è durata soltanto poco più di 24 ore: la polizia ha infatti rintracciato e arrestato il 31enne marocchino colpevole dello stupro nel suo alloggio, a Borgo Panigale. L'uomo si è incastrato da solo, lasciando alla donna il numero di cellulare dopo averle dichiarato di essere innamorato di lei.

Mohamed Fardous è stato rintracciato dalla Squadra mobile, coordinata nelle indagini dal pm Simone Purgato. La violenza è avvenuta mercoledì mattina all'alba: la ragazza è scesa dal bus 61 sotto una pioggia battente, diretta al lavoro. Fardous l'ha afferrata alle spalle, trascinandola a forza lungo gli argini del vicino fiume Reno, sotto il ponte Bacchelli. Arrivato lì, l'ha spogliata, picchiata, minacciata di morte e l'ha violentata per quasi un'ora.

E' stato grazie alle tracce lasciate dall'uomo sul luogo della violenza che la polizia lo ha ritrovato, ma soprattutto a tradirlo è stata la decisione di lasciare il numero di cellulare alla vittima. Dopo lo stupro, e probabilmente in preda ai fumi dell'alcol, l'uomo si sarebbe infatti dichiarato innamorato della ragazza, dicendo di averla notata da tempo sull'autobus e chiedendole di scambiare con lei il numero di telefono. Lei, riaccompagnata sulla strada, ha finto di accettare, poi è corsa al lavoro e ha raccontato tutto al suo principale, che ha chiamato la polizia e il 118. Sul corpo della 22enne sono stati riscontrati i segni evidenti della violenza, oltre a varie ecchimosi provocate dalle percosse dell'aggressore.

Gli investigatori della squadra Mobile e della scientifica hanno avviato subito le indagini, riuscendo a individuare il punto preciso dove è stata consumata la violenza, recuperando a terra gli occhiali e gli auricolari della vittima. Con il numero di telefono fornito dall'aggressore stesso, sebbene intestato a un'altra persona, sono poi riusciti a identificare il marocchino.

Nel suo alloggio c'era un paio di scarpe sporche di fango, con la suola compatibile con le impronte trovate sul luogo della violenza. L'uomo, incensurato e in attesa di regolarizzazione, aveva già preparato bagagli e passaporto, probabilmente con l'intenzione di lasciare l'Italia. Di fronte agli agenti avrebbe sostanzialmente ammesso di avere costretto la ragazza al rapporto sessuale.

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