Via libera del giudice di sorveglianza di Milano. Per ora il giornalista non potrà lavorare
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Il giudice di sorveglianza del Tribunale di Milano ha accolto la richiesta di arresti domiciliari per Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale condannato a 14 mesi per diffamazione. La misura era stata chiesta dal procuratore Liberati, in base alla legge "svuota-carceri". Ma Sallusti spiazza tutti e in conferenza stampa dichiara: "Rifiuto i domiciliari, se Bruti Liberati non trasforma il reato in detenzione si renderà complice dell'evasione".
Secondo quanto deciso dal Tribunale di sorveglianza per il momento il direttore de Il Giornale non potrà lavorare. Nei prossimi giorni, il giornalista potrà tuttavia chiedere allo stesso giudice di poter recarsi sul posto di lavoro e continuare a svolgere la sua professione.
Nell'istanza del procuratore Bruti, accolta dal magistrato, si sosteneva che la posizione di Sallusti potesse soddisfare i requisiti richiesti in quanto la pena che deve scontare è inferiore ai 18 mesi, non sussiste pericolo di fuga e il domicilio scelto, cioè la casa dove vive con la compagna nonché parlamentare del Pdl Daniela Santanchè, è idonea.
Il direttore de Il Giornale, quando la sua condanna è divenuta definitiva, avrebbe potuto chiedere una misura alternativa alla detenzione ma non l'ha fatto.