Gli uomini del clan avrebbero utilizzato i call center milanesi come bancomat. L'accusa è di associazione mafiosa, detenzione di armi, intestazione fittizia di beni: 23 arresti
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Blitz di polizia e carabinieri contro la cosca Bellocco di Rosarno (Reggio Calabria) con 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli affiliati. La cosca aveva interessi e diramazioni nella Piana di Gioia Tauro, in Lombardia e in Svizzera. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, detenzione di armi, rapine, intestazione fittizia di beni.
La scalata nel call center Blue call
L'ingresso di una delle famiglie più potenti della 'ndrangheta calabrese in una delle più importanti aziende italiane che si occupano di call center. Una società conquistata prima grazie a una quota di minoranza – ottenuta per mezzo di un commercialista compiacente – e poi con la violenza, sfociata anche nel pestaggio del titolare dell'azienda che non voleva cedere la gestione agli uomini di Umberto Bellocco. Si tratta della Blue call srl (poi divisa in due rami, la Future srl e la Alveberg srl), società con 800 dipendenti con uffici a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Ancora una volta una storia di imprenditori collusi con le mafie in Lombardia. Ma l'inchiesta condotta dalle Direzioni distrettuali antimafia di Milano e Reggio Calabria e portata a segno in queste ore da Ros dei carabinieri, guardia di Finanza e polizia ha permesso di scoprire – prima che si concretizzasse – l'apertura di una faida tra alcuni esponenti della famiglia Bellocco e il clan Pesce. L'inchiesta è condotta dalle Direzioni distrettuali antimafia di Reggio Calabria e Milano in collegamento con la Procura di Palmi e la Procura Federale Svizzera di Lugano.
Bruti Liberati: "E qualcuno diceva che non esiste"
"Fino a poco tempo fa con una tesi sbagliata qualcuno diceva che la 'ndrangheta e la mafia non esistevano in Lombardia", ha detto il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, nella conferenza stampa, al Palazzo di Giustizia milanese, sul blitz che ha smantellato la cosca dei Bellocco e le sue "proiezioni" a Milano e in Svizzera.
Una mamma nel tema della bambina: "La mafia è lo Stato"
Dagli atti dell'inchiesta emerge anche che la madre di una bambina, figlia di un presunto esponente del clan, avrebbe scritto in un tema che era stato assegnato alla piccola: "La mafia è lo Stato".