Pugni e sputi a un cameraman, che finisce in ospedale. Bloccata la strada davanti al Palagiustizia
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Bagarre in aula al tribunale di Torino, durante il processo ai 45 "No Tav" per gli scontri della scorsa estate in Val di Susa. Un attivista ha chiesto a un cameraman della Rai di non fare riprese e, dopo qualche parola grossa, è partito qualche calcio tra i due. Poi il cameraman è stato raggiunto da un pugno al basso ventre e da uno sputo. Il cineoperatore è andato in ospedale per farsi medicare. Processo rinviato a gennaio.
Bloccata la strada davanti al Palagiustizia
Prima dell'inizio dell'udienza, un centinaio di militanti No Tav, arrivati al Palazzo di giustizia per un presidio in sostegno dei 45 imputati nel processo, hanno bloccato la strada davanti al Tribunale. Gli attivisti si sono posizionati in mezzo alla carreggiata costringendo le auto a fare inversione. Palagiustizia presidiato dalle forze dell'ordine.
Aula troppo piccola, udienza sospesa per mezz'ora
L'udienza è stata poi sospesa per circa mezz'ora perché l'aula era troppo piccola. Gli attivisti hanno protestato, gridando "vergogna" all'indirizzo dei magistrati, e hanno chiesto la liberazione dei due imputati ancora detenuti che si trovano dentro le gabbie. Il presidente del collegio giudicante, Quinto Bosio, aveva disposto la sospensione dell'udienza, poi ripresa in un'aula più capiente. In aula c'è anche lo storico leader No Tav Alberto Perino, che non è imputato in questo processo ma in altri per episodi avvenuti prima del 2011.
Processo rinviato a gennaio: 21 udienze
Infine, il processo a carico di 45 attivisti del movimento No Tav per gli scontri dell'estate 2011 è stato rinviato al 21 gennaio. Il calendario prevede ulteriori 21 udienze. Al momento del ritiro della Corte i numerosi militanti del movimento No Tav presenti tra il pubblico hanno scandito slogan per la liberazione dei due detenuti, Maurizio Ferrari e Alessio Del Sorbo.