GIALLO DI AVETRANA

Processo Scazzi, Cosima non rispondeSabrina: "Ivano? Mi piaceva soltanto"

Le parenti di Sarah davanti alla Corte d'Assise di Taranto. Devono rispondere di omicidio. Sabrina scoppia in lacrime: "Non ho fatto nulla"

21 Nov 2012 - 09:00
 © LaPresse

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Cosima Serrano, la zia di Sarah Scazzi e madre di Sabrina Misseri, si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande della Corte d'Assise di Taranto, dei pm e delle difese, nel processo per il delitto della nipote. La donna è imputata per concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere. Iniziato anche l'interrogatorio della figlia Sabrina, che invece ha deciso di rispondere alle domande.

Sabrina scoppia in lacrime
Nell'interrogatorio in aula, Sabrina Misseri ha risposto alle domande del pm. Poi, ad un certo punto, vinta dalla tensione, è scoppiata in lacrime dicendo: "Non c'entro nulla, non ho fatto nulla".

"Mi stressava perché era complessata"
"Sarah si faceva dei complessi sul suo fisico, tipo le orecchie a sventola o la dentatura imperfetta. Glielo dicevano anche sua madre e gli amici di scuola", ha anche dichiarato Sabrina rispondendo ad una domanda del pm Mariano Buccoliero, che le aveva letto il contenuto di un sms tra lei e Ivano Russo nel quale Sabrina diceva che la cugina la stava "stressando".

"Per me era come una sorella minore"
Può essere capitato "qualche rimprovero, qualche ripresa. Ma per me Sarah era come una sorella minore, non una cugina. Siamo cresciute insieme", ha affermato l'imputata dell'omicidio della cugina, emozionata. "Escludo litigi con toni alti e violenti. L'avrò rimproverata perché era troppo affettuosa e appiccicosa con le persone di fronte ad altri".

"Mai prelevato i diari di Sarah"
"Non ho mai prelevato i diari di Sarah da casa di mia zia per portarli a casa mia. Sbagliammo, lo ammetto, a non portare il diario segreto con lucchetto ai carabinieri, fu una decisione di comune accordo con i miei zii, non mia. Secondo noi quel diario non c'entrava nulla con la scomparsa di Sarah", ha anche riferito in aula Sabrina. Nel diario segreto Sarah diceva di essere "confusa" perché non riusciva a capire se quella con Ivano Russo fosse solo un'amicizia o qualcosa di più.

"Ivano mi piaceva ma non ero innamorata"
Il pm poi è passato ad analizzare al rapporto di Sabrina con Ivano Russo. "Mi piaceva, c'era anche attrazione fisica ma non ero innamorata di lui", ha detto Sabrina. "Non mi sono mai posta il problema di mettermi o no con lui", ha aggiunto, rispondendo al pm che le contestava il fatto che diversi suoi amici avessero dichiarato che lei era quasi ossessionata dal pensiero di volersi fidanzare con Ivano.

L'sms di Ivano
Sabrina ha anche detto di non ricordarsi il messaggio del 22 giugno 2010 mandatole da Ivano, in cui - secondo l'accusa - il giovane avrebbe fatto capire che la sera prima con Sabrina ci sarebbe stato un rapporto sessuale non completo. "Ci siamo dati probabilmente un bacio, ma non c'è stato nulla". La ragazza, poi, ha riferito che il 2 agosto 2010 con Ivano c'è stato un rapporto sessuale, non completo. "Di quel rapporto sessuale io riferii a Valentina e Mariangela (l'amica Spagnoletti, ndr), ma né Sarah né il fratello Claudio sapevano nulla".

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