caccia all'oro rosso

Furti di rame: un business che arriva in Cina

Un chilo del pregiato metallo può valere dai 3 fino ai 7 euro se puro

19 Nov 2012 - 11:25
 © Carabinieri

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In Italia la crisi si fa sentire ed è caccia all’oro rosso. I furti di rame che hanno mandato in tilt la circolazione dei treni tra Roma e l’aeroporto di Fiumicino riaccendono i riflettori sul problema, che cresce in maniera esponenziale. Ma quanto vale al chilo il pregiato metallo? Non così molto. Un chilo di rame puro, attualmente, può valere fino a 7,053 euro per chilo.

In media, i prezzi praticati dalle aziende che acquistano rame usato, nonostante il valore monetario del metallo possa subire variazioni quotidiane, a volte anche rilevanti, in media si aggirano attorno ai 4 euro al chilo per il rame che deriva da lattoneria. Per i fili di rame, invece, la loro stima dipende dalla topologia dei fili. Il guadagno dalla loro vendita può oscillare dai 3 ai 7 euro al chilo, se i fili sono già ripuliti dalla guaina isolante che li ricopre.
Accanto, però, alle aziende che riciclano il rame in maniera legale, esiste un’organizzazione parallela di rottamai e ricettatori che acquistano in maniera illecita. La catena del riciclo del rame sembra essere la seguente: i ladri consegnano il prezioso metallo a queste organizzazioni illegali, ricavando tra i 2 e i 3 euro al chilo, a seconda della qualità e dell'usura del metallo; i ricettatori, a loro volta, cedono la materia prima alle fonderie, ad un prezzo che si attesta tra i 4 e i 5 euro al chilo; le fonderie trasformano il rame in lingotti, consegnandolo agli spedizionieri, che inviano i container carichi di oro rosso in Oriente.
Molto spesso il rame sottratto in Italia va a finire in Cina, dove la straordinaria crescita industriale degli ultimi anni ne ha fatto aumentare esponenzialmente la richiesta, da utilizzare negli impianti e nei macchinari elettrici. Il metallo così viene usato per costruire molti prodotti tra cui rubinetti, attrezzature, giochi per bambini e cellulari. Che poi, di frequente, tornano in Italia per essere venduti, dando così vita a un circolo vizioso.

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